Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 6 giugno 2025
Volete beverare de qua con noi, che iersera remissemo una cantina d'aqua fresca? Non respondete? Vostro danno! RITA. Costui, certo, deve essere qualche pazzo. Diavolo che costoro mi respondino! Tic. MALFATTO. M'aricomando, sapete? E' son vostro. E recomandateme alla Ceca. RITA. Va', non dubitare. MALFATTO. Me nne sto a voi, vedete. RITA. Sí, in nome de Dio.
PRUDENZIO. Non curar, giotto, uso al lupanaro. T'imparerò de avermi derelicto mentre ero con quelli uomini eruditi nel foro. MALFATTO. Oh! adesso adesso sono uscito fuori. PRUDENZIO. Non respondes ad propositum. MALFATTO. Prosopito des los bondi. PRUDENZIO. Taci, temerario, poltrone, inepto! Dimi un po': perché te nne sei tornato a casa? MALFATTO. Perché me è piaciuto.
Ma non se dice però de tanti uomini infami e vituperosi che si scriveno; e, se di questi che oggidí viveno se nne facessi istoria, si legerebbono altre che Pasifae e che Medee! Poi non si accorgeno questi tali maledici che, biasmando le donne, biasmano loro stessi, essendo la donna, come vogliano i savi, la metá di noi. Ma vattene innanzi; e pichia e fa' oprire.
Eh! non fate, per amor nostro; ché l'è uno stolto e vi sarebbe detrimento a vapularlo. RUFINO. Per lo corpo... Uh! Uhu! MALFATTO. Non bisogna bravare, no, ch'io non ho paura, adesso che sto alla finestra. REPETITORE. Io te accusarò bene, sí. MALFATTO. O va' a fiume, va'; ch'io voglio ir al letto, io. RUFINO. Va', che non te nne rizzi mai piú!
E questi tali dichino tanto che crepino. RUFINO. Ámenne. Aspettate qui, se vi pare. CURZIO. Odi. Oh Rufino! RUFINO. Che vi piace? CURZIO. A che modo gli dirai, che non se nne accorghino li vicini? RUFINO. Giá mi ha detto Filippa ch'io dica che sono el fratello della Ceca. CURZIO. Or vanne, adunque. Odi un'altra cosa. RUFINO. Dite: che volete?
Ma avvertite, di grazia, di non pigliar a riverso el cotale, cioè il parlar nostro, come solete far qualche volta, per giuoco, con chi par a voi: ché io me nne adirarei; benché voi non sète sole, ch'oltr'ai giovani, buona parte di questi attempati vi tengono compagnia e piú quegli che nelle infelice corti, refugio di affamati e ricetto d'ignoranti, si allevono.
RUFINO. Patrone, è pazzia a dolersene; per ciò che di continuo ci sono nove materie da dire sui fatti loro e non trovo persona che se ne lodi. CURZIO. Non dire cosí, ché ve nne sonno pur assai de quegli che della loro servitú godeno.
MALFATTO. De sopra a chi volete ch'io vada? a voi o a questo compagno? LUZIO. A me pur no. PRUDENZIO. Va'; e serra quella porta, dico. MALFATTO. Cosí? PRUDENZIO. Va' prima dentro tu. MALFATTO. Orsú! Basta. Non volete che venga con voi, ma io me nne voglio andare alla finestra. MASTRO ANTONIO. Oh! cosí, fradello; va' presto. PRUDENZIO. Questo insolente par che se burli di ciò che gli dicemo.
Eh! non ti partire cosí presto, ché io ti darò questi quatrini. CECA. Damile, sú! MALFATTO. Eccoli. Vedi quanti sono! CECA. Gran mercé a te. Addio. MALFATTO. No, no. Cagna! Non ce voglio fare. Rendemeli. CECA. Come! Non me lli hai tu dati? MALFATTO. Sí; ma non voglio che tu te nne vada. CECA. Che vòi tu ch'io faccia qui fuori? Non hai tu vergogna de star nella strada a parlare con le femine?
CECA. De grazia, non ne ragioniam piú; ché non sta bene a noi, che siam femine, parlare de' fatti loro. RITA. Anzi, a noi sta bene, ché diremo el vero e saremo scusate per pazze. CECA. Non fate cosí, che ci potrebbono fare qualche cattivo scherzo. RITA. E che ci potreben mai fare? CECA. Che, eh? Dio ce nne guardi! Qualche trent'uno. RITA. Non ci faccino peggio che questo.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca