Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 27 giugno 2025


D’i corpi suoi non uscir, come credi, Gentili, ma Cristiani, in ferma fede quel d’i passuri e quel d’i passi piedi. Ché l’una de lo ’nferno, u’ non si riede gi

«Quivi sospiri, pianti ed alti guai». Qui incomincia la seconda parte del presente canto, nella qual dissi che si discrivea quello che l'autore nella entrata dello 'nferno avea veduto e udito.

E «Se miseria d’esto loco sollo rende in dispetto noi e nostri prieghi», cominciò l’uno, «e ’l tinto aspetto e brollo, la fama nostra il tuo animo pieghi a dirne chi tu se’, che i vivi piedi così sicuro per lo ’nferno freghi.

Come sono tre principali vizi, cioè l'amore proprio di ; unde esce il secondo, cioè la propria reputazione; e da la reputazione procede il terzo, cioè la superbia, con falsa ingiustizia e crudeltá e con altri immondi e iniqui peccati che doppo questi seguitano: cosí ti dico che ne lo 'nferno egli hanno quattro tormenti principali, a' quali seguitano tucti gli altri tormenti.

50 per rinfacciargli che volea di Francia far quel che si faria d'un fragil vetro, e in cielo e ne lo 'nferno la tua lancia seguire, anzi lasciarsela di dietro; poi nel bisogno si gratta la pancia ne l'ozio immerso abominoso e tetro: ed io, che per predirti il vero allora codardo detto fui, son teco ancora;

Il legno vinto in più parti si lassa, e dentro l'inimica onda vi passa. 15 Muove crudele e spaventoso assalto da tutti i lati il tempestoso verno. Veggon talvolta il mar venir tant'alto, che par ch'arrivi insin al ciel superno. Talor fan sopra l'onde in su tal salto, ch'a mirar giù par lor veder lo 'nferno. O nulla o poca speme è che conforte; e sta presente inevitabil morte.

sia alcuno poco savio, che creda queste cose, quantunque mostrino nel descriversi aver certe interposizioni di tempo, non doversi poter fare senza la dimostrata interposizione; percioché egli è possibile di muovere la divinitá, e d'aver veduto ciò che l'autore dee nello 'nferno vedere, e di pervenire alla porta di purgatorio, e ancora di salire in cielo, quasi in un momento, pure che la contrizione sia grande e il fervore della caritá ferventissimo e intero, come di molti abbiam giá letto essere stato.

Comincia il XXVI Capitolo Godi Firenze, poi che se' si grande Che per mare e per terra batti l'ali E per lo 'nferno tuo nome si spande

Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stanzi d’incenerarti che più non duri, poi che ’n mal fare il seme tuo avanzi? Per tutt’ i cerchi de lo ’nferno scuri non vidi spirto in Dio tanto superbo, non quel che cadde a Tebe giù da’ muri. El si fuggì che non parlò più verbo; e io vidi un centauro pien di rabbia venir chiamando: «Ov’ è, ov’ è l’acerbo?».

E dividesi questo canto in due parti: nella prima mostra come alla prima porta dello 'nferno pervenisse, e dentro a quella fosse da Virgilio menato; nella seconda parte discrive quello che dentro della porta udisse e vedesse. E comincia quivi: «Quivi sospiri, pianti ed alti guai».

Parola Del Giorno

drizzargli

Altri Alla Ricerca