Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 13 maggio 2025
²²² Iulian., 564. Questo discorso che contiene molte pagine piene di spirito e di garbo, ma che manca, come quasi tutti gli scritti di Giuliano, del fren dell’arte, è interessante specialmente per due ragioni, la prima perchè vi troviamo esposto il concetto che Giuliano, sull’orma dei neoplatonici, si formava del mito e del significato della leggenda mitologica, la seconda perchè, con una assai bella ed assai chiara allegoria, egli racconta la propria storia, d
²¹⁴ Iulian., 207, 5 sg. Il discorso intorno alla Madre degli dei è interessante perchè ci mostra il processo di interpretazione mitica che Giuliano, discepolo dei neoplatonici, applicava alle leggende antiche, onde razionalizzarle e renderle accettabili alla metafisica idealista e spiritualista che dominava nel pensiero del tempo.
Pensatore educato alla scuola dei neoplatonici, Giuliano trovava preferibile la dottrina di Plotino e di Porfirio, ed, andando più in sù, la dottrina di Platone a quella d’Origene e d’Atanasio che ne era la derivazione intorbidata. Moralista severo, egli era disgustato della corruzione in cui il Cristianesimo era caduto, appena assunto alla dignit
Ciò vuol dire, come vedremo meglio al termine di questo studio, che la rivoluzione voluta da Giuliano era affatto superficiale, perchè egli partecipava all’indirizzo intellettuale del suo tempo, ed avversava il concetto scientifico non meno dei metafisici neoplatonici e dei teologi cristiani.
³² Idem, 1, 527, 10 sg. All’influenza di Libanio un’altra si aggiungeva ancor più efficace, ed era quella dei filosofi neoplatonici, Edesio, Crisanzio, Eusebio, Massimo, il più importante di tutti, i quali vivevano in Nicomedia o in altre non lontane citt
Ora noi dobbiamo studiare quale fosse precisamente la dottrina di Giuliano, quali le sue norme direttive nell’impresa a cui si è accinto di restaurare il Paganesimo, quale lo scopo essenziale a cui egli mirava. Per questo studio, noi dobbiamo usare le opere stesse di Giuliano. È Giuliano che, con la sua voce, deve illuminarci sulle sue intenzioni e narrarci la storia del suo infelice e così interessante tentativo. Primieramente noi cercheremo di formarci un concetto delle idee filosofiche che costituivano il fondo del pensiero di Giuliano. Noi sappiamo ch’egli era un allievo di Giamblico e di Massimo, cioè di quei maestri neoplatonici che gi
Ma Eunapio ci ha lasciate, in un altro suo libro, nella Vita dei Sofisti, delle brevi biografie, direi meglio, dei bozzetti dei principali fra i filosofi neoplatonici, in mezzo ai quali fu educato Giuliano. Sebbene egli sia un ben misero scrittore, e, direi quasi, indegno dei tesori di erudizione, che vi dedicarono il Boissonade ed il Wyttenbach, pur egli ha, per la storia di Giuliano, il pregio incomparabile di essere, lui pure, un contemporaneo. Infatti, sebbene appartenesse alla generazione posteriore a quella di Giuliano, egli conobbe personalmente quasi tutti gli uomini di cui ci fa il ritratto, ed anzi, fu parente ed allievo di Crisanzio, uno dei maestri di Giuliano. Noi, pertanto, troviamo in lui delle notizie preziose. Leggendo le vite di Edesio, di Crisanzio, di Prisco, di Oribasio, sopratutto quella di Massimo, il superuomo di quel piccolo mondo, ci sentiamo trasportati nell’ambiente della societ
Ed ora diamo una rapida occhiata a ciò ch’egli fece in Gallia, prima di toccare il punto che più ci attrae nella sua vita, la tentata restaurazione del Paganesimo. Non potremmo formarci un concetto preciso ed un’imagine vivente dell’uomo, se non guardassimo, per un istante, al guerriero ed al duce che, uscendo dai santuari neoplatonici di Nicomedia e d’Efeso e dalla scuola d’Atene, prese in mano le redini di un’aspra guerra, ed ha condotto le sue schiere da vittoria in vittoria. Il misurato Ammiano Marcellino, che esprime l’impressione dei suoi contemporanei e che fu testimonio oculare delle gesta di Giuliano, si abbandona all’iperbole ed alla retorica, quando parla del giovane principe, e vede in lui un miracolo voluto da una legge divina. «In un batter d’occhio
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca