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Aggiornato: 7 luglio 2025


Gli Armeni ed i Persiani, come tutti gli orientali, avevano in Venezia un luogo particolarmente destinato alla loro tumulazione, e quando erano cristiani nell'isola di S. Giorgio Maggiore, in un recinto intorno al campanile.

Ciò che caratterizza maggiormente il lavoratore della terra nell'isola è la sobriet

Mi piace qui rilevare che il Generale Corsi ha segnalato come meritevolissime di attenzione tre opere recenti sulla Sicilia: quelle di Schneegans, di Bazine e di Gustavo Chiesi riconoscendo che la migliore è La Sicilia Illustrata dell'ultimo. Godo moltissimo di questo giudizio perchè mi conferma in quello dato da me due anni or sono nell'Isola e che temevo fosse troppo benevolo per la grande amicizia, che mi lega allo scrittore milanese. Nel Chiesi lo stato morale, intellettuale e sociale dei Siciliani è meglio descritto che in qualunque altro autore. Lo Schneegans ci d

perchè no? disse di rimando il Priore. Siamo in guerra col mondo. Le leggi, i costumi, tutti nuesti fili di seta con cui fu legato Gullivèro nell'isola di Lilliputti, sono in questa guerra quel che sarebbero nell'altre gli accidenti del terreno. Dobbiamo ammetterli, non potendo distruggerli. Or dunque, sul teatro in cui la fortuna ci ha posto, in mezzo a tutte quelle difficolt

Damiani e secondo la quale nell'isola le classi lavoratrici hanno un impronta comune di miseria, di abbattimento e di patimento; dove invano si cerca un ceto agricolo, ma si trovano servi sfruttati sempre, riconosciuti mai, che per vivere sono costretti a rubare ed a vendere l'onore delle loro figlie e delle loro mogli...

I governanti, imprevidenti e prepotenti pel passato, non si limitarono a spargere la voce che l'oro francese alimentasse i malumori della Sicilia, ma con abile e repentina preveggenza cominciarono ad accreditare nel continente il sospetto che nell'isola si preparasse un movimento separatista. In tal guisa, pensarono che il sentimento pubblico avrebbe agevolata e approvata qualunque repressione.

Per quanto sembrasse anche a lei ragionevole, che Alberigo prima di fermare al tutto la sua dimora nell'isola, dovesse presentarsi al duca Galeazzo per impetrarne la licenza, pure non sapeva vincere e scacciare il sospetto che dopo quelle prime parole d'amore pronunciate, forse più per trarla in inganno che per altro, egli avesse preso il pretesto di recarsi quella mattina medesima dal duca per potersi un momento allontanare da lei, e ritornare ove trovavasi la contessa Giulia.

Alla una antimeridiana Muzio aveva i suoi cento alla mano sulla piazza S. Francesco, Nullo, al comando della schiera sacra più numerosa, aveva raccolto una centuria intiera nell'Isola di S. Bartolomeo, P... con cinquanta giovani dovea servire di sostegno a Muzio, ed Orazio comandante d'una centuria fu da Nullo destinato alla custodia del Ponte Rotto, per ove doveva l'intiera brigata aprirsi il passo verso la campagna romana dopo la liberazione.

Nell'isola di San Tommaso vicino all'Africa sotto l'equinoziale hanno grande spaccio le conchiglie, che sopra dicessimo chiamarsi «porcellette», e da' portughesi «buzios» , perché piú addentro nell'Etiopia corrono per monete, e particolarmente nel regno di Tombuto, ove racconta Lione Africano che s'apprezzano tali conchiglie 400 al ducato; e sei ducati e due terzi fanno un'oncia d'oro a peso di Roma.

Ancora simigliantemente, per assempro della detta temenza, qui d'alcuno altro di Puglia, nominato Icaro, figliuolo di Dedalo a ricordamento si toglie, il quale essendo col padre nell'isola di Creta apposta del buon re Minos e non possendosi partire, essendo dal detto re col detto Dedalo per sua eccellenza d'ingegno costretto, sanza arbitrio di partirsi da lui, cioè dell'isola, così eran tenuti.

Parola Del Giorno

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