Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 12 giugno 2025


Egli non malediceva: non imprecava. Lo ritroveremo, a suo tempo. Roberto era entrato nella prigione con un solo pensiero: che ne sarebbe presto o tardi uscito, malgrado la condanna a vita, malgrado tutte le sentinelle, destinate a vegliar su di lui, malgrado tutti i rigori e sarebbe tornato in Napoli, e magari a Mondrone, a esercitare le sue vendette.

Stupide menzogne! disse il principe, che voleva irritarla per pungerla a parlare. Può darsi ch'io sia stupida e menzognera, Eccellenza.... ma ho i documenti, e i documenti autentici di quello che asserisco.... L'atto di matrimonio, scritto e registrato dal parroco di Mondrone.... Non credo alle vostre affermazioni.... Ed ho anche un altro documento.... L'atto di nascita della bambina....

Dacchè Enrica avea sposato il principe di Caprenne, egli, dopo la morte del duca di Mondrone, padre di lei, le avea lasciato la libera amministrazione di tutti i suoi beni. Al principe il duca avea fatto un lascito tutto speciale, e come un ricordo personale gli avea legato la stupenda tenuta di Battifolli, computata a lire seicentomila.

Egli ricordava quasi parola per parola il dialogo fra il marchese e Marco Alboni, la sera in cui egli si era nascosto tra le rovine presso il parco di Mondrone. Non poteva desiderare d'aver indizi maggiori. Gi

La signora Teodora, così si chiamava la parente del marchese, si commosse tutta. Furon ricordate, con ogni ragguaglio, le due tragedie avvenute nel parco di Mondrone.

La signora duchessa, tornò a dire il presidente, conferma, dunque, la sua deposizione scritta? , rispose nettamente questa volta Enrica che vedeva necessario l'uscir presto da tali angustie, e voleva profittare dell'aiuto portole destramente. Ha ella veduto il nominato Roberto Jannacone gettare dal ponticello, detto dell'Inferno, nel parco di Mondrone, il conte di Squirace?

Altre cure, altri dolori, e la tendenza all'oblìo, forse, la sola cosa che renda la vita tollerabile, fecero scordare il delitto del parco di Mondrone. In breve non si parlò più di Roberto, del conte di Squirace. Ciccillo Jannacone tornò al suo lavoro: stette mesi senza dir parola, sempre convinto della innocenza del figlio. Domandò di vederlo: gli fu negato.

Le pareva di veder, a ogni istante, dinanzi a il gramo corpo di Ciccillo, pendente dall'inferriata, e la faccia pallida di Roberto, esprimente la disperazione. Arrivarono gl'invitati; nessuno di loro sapeva nulla del tristissimo fatto avvenuto a Mondrone. La principessa li accolse tutti con la solita affabilit

Licenziato dal servizio del duca di Mondrone, venni qui per consiglio di Cristina, la cameriera della duchessa Enrica.... Aveva mutato tanti padroni: si sparlava di me.... gl'invidiosi, per screditarmi, han sempre mormorato ch'io sono un bevitore.... e Cristina mi diceva: è meglio che tu ti allontani. Aveva ragione. Qui in Calabria mi accadde il solito.

Enrica avea creduto operar con avvedutezza, licenziandola dal suo servizio non tosto furon fissate le nozze fra il principe Gorreso di Caprenne e lei. Le dette una ragguardevolissima somma, e le raccomandò di nuovo la bambina, ch'ella credeva avesse sempre in custodia. Per un pezzo, Enrica non vide più Cristina: un giorno la incontrò di nuovo nel parco di Mondrone.

Parola Del Giorno

trotta

Altri Alla Ricerca