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Aggiornato: 29 giugno 2025
E Paolina pensava: quante triste monache si raccoglierebbero sotto lo stendardo dei Santi, se tutte le infelici fanciulle sbalzate da una ricca fortuna rifuggissero dalle privazioni e dalle fatiche rimaste ad unica loro eredit
E come fare poi? Niente di più facile le monache Orsoline non hanno penuria di danaro, perocchè esso suol entrare anche nei luoghi sacri. Io faccio un quadro di grande formato, che rappresenti a mo' d'esempio: Il Parlatorio del Convento di monache. Violetta, nel quadro in parola, sar
Bene, procurate d'accontentarle, replicò egli domato dall'argomento delle quindicimila lire, quando i suoi generali avevano due lire il giorno di paga. D'ora in poi lasciate in pace le mie monache. I desiderî di Garibaldi erano comandi; ed io m'affrettai a San Polo col proponimento di soddisfare la sorella di Pilo. Ma i lavori spinti alacremente volgevano al termine.
RITA. Io gli ho discrezione alla poverina per ciò che sta sola. CECA. Come sola? Non ha ella sí gran compagnia di monache? RITA. Gli è vero. Ma assai li par di esser sola quando non vi sono io. CECA. Questo si è tanto piú quanto si trova in questa terra ove persona non ci cognosce. Ma ditemi un poco, madonna Rita: avete marito voi? RITA. Io non so quello che me abbia, a dirti el vero.
Di più la tenitrice offre in vendita ai clienti statuette, fotografie oscene, carte trasparenti. Le grandi case posseggono variate collezioni di albums licenziosi, nei quali si ammira l’abituale commedia fra monaci e monache, come pure le più esotiche scene orientali.
SCATIZZA. Il cancar che ti venga, a te e quel pazzo di tuo padrone! SPELA. Lasciame andare e tira a te. Donde vieni? SCATIZZA. Dalle monache di Santo Crescenzio. SPELA. Or be', che è di Lelia? È tornata a casa? SCATIZZA. La forca tornará per te! Pò fare Iddio che quel mentecatto di tuo padrone se la crede avere? SPELA. Perché? Non lo vuole? SCATIZZA. Credo di no, io.
E a una a una, curiosamente, squadrò le altre monache rimaste mute anch'esse e immobili. Nessuna di loro sostenne quello sguardo sfacciato: le suore abbassarono gli occhi, rabbrividendo. Dunque rimarrete con noi, non è vero? disse la bionda Onoratissime! Rispondi! urlò un'altra alla superiora Rispondi a Cocotte! Allora la superiora rispose: Sì. Nove di noi. Le sceglierete voi stesse.
Giunto all'ultimo, suonò il campanello, e poco stante l'uscio si aperse appena quel tanto che consentiva il ritegno d'una catena tirata attraverso i due battenti, lasciando scorgere il viso di una donna attempata, alla quale il naso bitorzoluto e i peli del mento, la gonna di lana nera, la cuffia e il grembiule di tela bianca, davano aria d'una portinaia di monache.
SCATIZZA. Ti so dir che questi padri che fan le lor figliuole monache debbono esser di que' buoni uomini del tempo antico di Bartolommeo Coglioni. E forse che non si credono ch'elle stien sempre dinanzi al Crocefisso a pregare Iddio che facci del bene a chi ve l'ha messe? È ben vero che pregano Dio e 'l diavolo; ma che gli faccia rompare il collo a chi è cagion ch'elle ci sieno.
Di prete Guottibuossi un stratagema caccia Marfisa in monastero; e in questo tra le monache e quella, che non trema, nasce un combattimento poco onesto. A Terigi il decoro e l'util scema; gli vien promosso un piato assai molesto. Diconsi alcune cose de' scrittori, poi del guascon ch'è di Parigi fuori.
Parola Del Giorno
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