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Aggiornato: 5 ottobre 2025


Torricciuole di legno mobili su ruote interiori. In cima v'era congegnata una lunga trave, che serviva di ponte agli assalitori, calandosi sul muro quand'era approcciata la torricella. Questa così somigliava a una cicogna che stenda il lungo collo; e propriamente si chiamava cicogna o telone la trave. Veg. Niccolò Speciale, lib. 3, cap. 22, nell'assedio del Castel d'Aci.

Giacomino, infine, come un volgare malfattore, è preso da quell'uomo e per qualche tempo una grandine di pugni cade su di lui senza riguardo ad una parte piuttosto che ad un'altra della sua persona. Finalmente la grandine cessò. Al molto rumore di grida e di mobili smossi è successa una gran calma. Il bruciore dei pugni passò in breve.

Gridammo io e il tromba, proprio all'unisono. Alto... o fuoco! Per Cristo! Strilla il tromba E' son capaci di farlo!.. questi mobili lontani dal fuoco sono capaci di tutto. Dove è il capoposto? Cominciai io avvicinandomi.

Avea frugato ne' cassetti de' varii mobili: avea trovato le prove della rovina in cui era il gi

Bianca, nel traversar la sala, si fermò ad osservare un bel colpo d'occhio, ma ne fu presto riscossa dalla contessa la quale, malcontenta di tutto, impaziente di rifocillarsi e di riposare, si affrettò di giungere ad un salotto, adorno di mobili antichissimi, ma riccamente guarniti di velluto e di frange d'oro.

Quella sala era tutta lucente, e i mobili di noce di stile modernissimo, anzi senza stile, acquistati in Santa Marta, erano massicci; avendo una passione per il marmo che gli ricordava le belle memorie del macello, lo zio Bortolo, oltre averne messo in abbondanza sopra due mensole che si facevano riscontro guardandosi con l'occhio enorme di due specchi, aveva aggiunto in una parete un canterano; negli angoli della stanza due tavolini da notte tondi, pronti a ricevere vasi di qualunque genere o puttini di terra cotta... erano gi

Strano convoglio davvero, per una contessa ed un visconte, nati entrambi e vissuti nell'ambiente più aristocratico della più aristocratica provincia d'Europa! Era uno di quei grandi baracconi mobili, quali ne vediamo sulle piazze ai tempi di fiera, che servono ai cerretani da veicolo, da casa di abitazione e da teatro. Era diviso in tre compartimenti, dei quali il più spazioso, quello del centro, veniva ad essere esclusivamente occupato dal fenomenale Boom-bom-bom, altrimenti denominato: l'uomo più grasso del mondo. L'altro compartimento era formato dalla serpa, larga, comoda, ombreggiata da una gigantesca calotta e adorna di emblemi zingareschi. Su questa era gi

Eravamo felici. Abitavamo una casicciola molto lontana dal chiasso e dalla baraonda cittadina; le nostre finestre non guardavano in casa d'incomodi vicini; il sole ci veniva a trovare ogni giorno all'alba e ci lasciava dopo mezzodì, e la luce dava colori di festa ai nostri mobili nuovi.

Se questo matrimonio è un errore, bene oramai l'ho accettato, l'ho accettato. Ripetè fra l'ho accettato e stette pensieroso, mostrando nella fronte, nelle mobili labbra mute, nella inquietudine di tutta la persona un contrasto interno. Finalmente rialzò il viso ed esclamò con energia per far tacere tante occulte voci contrarie: Insomma, l'ho accettato! E subito si rifece pensoso, inquieto.

Meli conferma la inusata eleganza del nuovo posto nei tanti Gran cornacopj, Specchi e lumeri, Ed autri mobili Di cavaleri;

Parola Del Giorno

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