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Aggiornato: 3 giugno 2025
E questi uccelletti, così agili al volo, così splendidi di piume, così abili nel canto, sono padri previdenti, mamme amorose, mariti esemplari. In loro la bont
Ah, appunto, e credi tu possa esser felice una fanciulla, che non ha mai conosciuto sua madre?... Se tu sapessi che cosa vuol dire il veder le altre fanciulle accarezzate, protette dalle loro mamme; il vederle sempre circondate dalle cure di esse, dal loro continuo amore.... Giorni sono ero da alcune mie amiche. Era la festa della loro mamma.
Passate e cantate: passarono e cantarono le mamme vostre, precipitarono e tacciono: e le nonne e le bisnonne. Passate e cantate. Avete fiori nelle treccie? Fiori di cimitero. Avete gaia nota d'amore sulle labbra? De profundis.
Vi chiamano i bimbi, vi chiamano le mamme, vi chiamano i vecchi; e quei vagiti e quei sorrisi e quelle preghiere sono i nostri affetti. Chi nasce, chi confida, e chi è vicino a morire! Betlemme ha irradiato il mondo! Oh venite! venite! venite anche da me! Chi nasce! Sapete com'è bello chi è innocente? Chi ci può far credere a Dio? Chi è la religione purissima dell'anima nostra?
Mi pare che il soggetto si presti. Le signorine Berti si associano, ed anche le mamme, colla sindachessa e la segretaria comunale. Unica, la signorina Kathleen sta zitta. Galatea è classica, non c'è che dire, e non ama queste romanticherie. Ci siamo messi in moto, per ritornare al paese.
Le mamme sono tutte uguali. Così fosse! L'amore materno è una delle tante generalizzazioni di cui non sappiamo disfarci. Conosco mamme così crudeli e spietate verso i loro figli, che il paragonarle con le tigri.... sarebbe un'offesa per le tigri. La Contardi non era precisamente di queste; la miseria però l'aveva inasprita.
Tanto mi parver subiti e accorti e l'uno e l'altro coro a dicer <<Amme!>>, che ben mostrar disio d'i corpi morti: forse non pur per lor, ma per le mamme, per li padri e per li altri che fuor cari anzi che fosser sempiterne fiamme. Ed ecco intorno, di chiarezza pari, nascere un lustro sopra quel che v'era, per guisa d'orizzonte che rischiari.
Eh, le mamme son tutti eguali notò Zonnini. A proposito, avevi bisogno di me? Era un pretesto rispose Varedo con una spallucciata. T'avevo tanto raccomandato di lasciar in pace quella vedova! Ah, era per lei! esclamò l'altro ridendo. Io mi ci diverto un mondo. Sì, e i Feana eran verdi della bile. Appunto... Quest'era il più comico. Sarai eternamente un fanciullo. La fuga.
Il bimbo, aspettando i confetti, vuol farsi un merito di più e aggiunge: Si chiama.... Come si chiama? sospira Giulia. Bice. Oh che combinazione! diceva lo sposo, mordendosi i baffi: L'educazione, le mamme, i capricci, il mare, questi marmocchi, il matrimonio: cose serie! Credete di mettervi tranquilli e che tutto vada secondo i vostri desideri?
Ma la madre con le sue carezze, co' suoi baci, con le dolci parole susurratele nell'orecchio la persuase a vivere. Povere mamme egoiste! Vi par proprio che la vita si apra così bella ai vostri figliuoli? E Fortunata si sentiva così felice, così felice!
Parola Del Giorno
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