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Battista appoggiò il gomito destro sulla mano sinistra, e accarezzandosi il mento colla destra disse, gli occhî impertinenti fissi sul volto del Lograve: Sa una cosa?... Che per quello che lei vuole, diecimila lire sono troppo poco. Ti pare? Assai troppo poco, Quella chiave ha un prezzo molto maggiore. Quale, per esempio?... Sentiam il tuo parere.

Un giorno, venuto a fargli una commissione da parte di Cesare, Battista trovò il signor Lograve in un lungo corridojo della sua abitazione, ch'egli aveva ridotto a tiro a segno, dove ogni giorno si esercitava per delle ore colla pistola da sala. Lo disturbo? disse Battista rimanendo sulla soglia. Niente affatto: parlate pure, e io intanto continuo il mio tiro.

Emilio stette un poco a pensarci, e poi disse: È giusto... Sia pure... Ma le domando il favore di parlare io con Matilde e di udire io stesso dalla sua bocca la mia sentenza. Matilde acconsentì, anzi disse che le piaceva meglio esprimere essa stessa, faccia a faccia, i suoi sentimenti al cugino Lograve.

La natura, diceva il giovane Lograve, non ha voluto darmi nessun vantaggio nel mondo; non mi ha fatto bello, potente per nascita, neppur forte di muscoli; mi ha fatto per essere zimbello e vittima di tutti, se io non sapessi col coraggio e coll'ingegno difendermi. Nella vita mondana ha pur luogo una lotta nella quale colui che ha la debolezza della pecora è divorato dal lupo, che è il dileggio, il ridicolo e il disprezzo. Preferirebbe lei, caro padrino, di vedermi il bersaglio dei motti arguti dei bellimbusti, pascolo alla malignit

Lograve! chiamò vibratamente Alberto che sentì il sangue salirgli alla faccia; ma Emilio non se ne diede per inteso, e continuò ad allontanarsi. Non fece un movimento per corrergli dietro, ma si trattenne e si volse a Cesare. Che cos'ha meco Lograve? Ma! che ne so io? rispose freddo freddo il fratello di Matilde.

Se Battista aveva penetrato in parte il segreto del signor Lograve, questi, acuto e minutissimo osservatore, aveva scoperto un pari segreto di Battista; del qual segreto egli aveva gi

E la somma? domandò, L'avrai nello stesso momento; non dubitare. Lograve s'allontanò ratto, e il rumore de' suoi passi presto si perdette nella notte che era oscura e nebbiosa.

Fattosi abilissimo nel maneggio delle armi, Emilio Lograve desiderava ora l'occasione di provare in solenne maniera questa sua abilit

Il valzer era finito. Emilio traendosi seco Cesare venne ad appostarsi a pochi passi dal Nori che stava discorrendo con Matilde e colla madre di lei. Si mise a parlare vivamente col cugino, dando a quel suo satanico sogghigno la più maligna espressione e fissando instintivamente uno sguardo maligno del pari su Alberto Nori: questi sentì quello sguardo pesare su di ; si volse, vide i due e capì che parlavano di lui; se ne avesse dubitato, ne lo avrebbe chiarito il suo nome che udì pronunciato da Lograve. Turbato, offeso da quel contegno, Alberto si congedò dalle signore Danz

Il suo occhio e la sua mano sono infallibili... Lo so. Or dunque, riprese il Lograve, affatto in calma, tu hai da scegliere: o servirmi come voglio o raccomandarti l'anima. C'è ancora una terza uscita, disse Battista tuttavia turbatello. Io non la servirò, ma le prometto di tacere...