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Aggiornato: 1 giugno 2025
Non vorrei che i lettori mi pigliassero il signor Amedeo per un babbo imprudente. Quei libri proibiti erano l'Iliade e l'Odissea, i sepolcri di Ugo Foscolo e del Pindemonte, la Divina Commedia, la Gerusalemme liberata la Basvilliana, le tragedie d'Alfieri, ed altri di quella fatta. La storia poi abbondava; ed era tutta roba scelta e vagliata, non gi
Viva l'Italia! Dal nostro Quartier Generale in Lodi, 31 marzo 1848. Carlo Alberto Il Ministro della Guerra, Franzini» E quasi a dimostrare il sentimento concorde di popolo e di Re nel volere liberata l'Italia dallo straniero, in Ancona veniva pubblicato il seguente bando: «Cittadini!
Un bell'acquisto l'avean fatto davvero i liberali nella persona del principe E. Trasformato dalle scene che noi abbiamo descritte, si trovò un altr'uomo intieramente, perché egli, generoso e prode per natura, sentiva nell'anima l'umiliazione della patria ed ardeva di vederla liberata da' suoi oppressori stranieri e chercuti.
Sì... Passavo... Sento che la signora Diana s'è liberata... Mi rallegro, anche in nome della mamma. Grazie, signor Bardelli... ci vedremo domattina... Adesso si va tutti a letto... E il professore? È di l
Appena fu liberata la Sicilia, il Mazzini, insieme col Bertani ed altri, diè mano a preparare, secondo il suo antico concetto, mezzi e uomini per una spedizione che, attraverso l'Umbria e lo Stato Romano, si ricongiungesse al Garibaldi in Napoli; e fu tosto messa insieme una brigata di duemila volontarî della quale ebbe il comando G. Nicotera.
Venezia e Roma resistevano ancora, quasi trovando nel nome antico della repubblica l'eroismo della nuova morte. Il clero esultava. La sua sordida e numerosa clientela liberata dallo spavento della rivoluzione turbava con gioie parricide la tragica solennit
Rogiero intentissimo ascoltava parte di questi discorsi, e con quanta angoscia pensi chi legge; onde disposto a tutto più tosto che lasciarla sconsolata, fingendo dovere alcuna cosa comunicare al Maestro, trasse la briglia, e in breve fu a lato di Yole; ella non era anche liberata dalla feroce visione; smontò da cavallo, e presale soavemente la mano, le disse: «Io sono Rogiero.»
Il re, che liberata la figliuola vede da morte e da fama non buona, più s'allegra, gioisce e raconsola, che, s'avendo perduta la corona, ripor se la vedesse allora allora; sì che Rinaldo unicamente onora. 91 E poi ch'al trar dell'elmo conosciuto l'ebbe, perch'altre volte l'avea visto, levò le mani a Dio, che d'un aiuto come era quel, gli avea sì ben provisto.
La cui ferma fede conoscendo Cristo, non le volle, quantunque de' suoi figliuoli non fosse, negare la grazia addomandata; ma, rivolto a lei, disse: Femmina, grande è la fede tua: va', e cosí sia fatto come tu hai creduto. E quella ora fu dal dimonio liberata la figliuola di lei.
E ancora don Giorgio non aveva finito di confessare il cavallante. Che ansia nel cuore delle due rivali, che spasimo di speranza, di paura, di odio. Maria pregava con uno slancio di anima liberata che si sente salire. La speranza era tutta per lei; la speranza la portava in alto. Virginia, sempre più pallida, fissava la cognata con gli occhi ardenti.
Parola Del Giorno
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