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Aggiornato: 28 giugno 2025


Sentite, bella mia... La vedova s'era levata, traendo indietro la seggiola. Sentite, non si può parlare a quest'ora coi ragazzi... Io ve lo avevo detto, siete venuta troppo presto! Gli è che a quest'ora il ragazzo... S'interruppe. La vedova lo guardava. Mazzia si volse lui bruscamente allo impiegato aiutami a dire... Il ragazzo è alla lezione disse Mazzia secco secco.

Fu un omone grande grande, o nudo, dalle membra e dai muscoli ciclopici, o con un magnifico peplo e con sandali, con capelli e barba meravigliosi, con l'indice titanico della mano levata in aria terribile di comando: luce o tenebre, vita o morte.

La Elisa quel giorno s'era levata con un grande progetto in testa. Un progetto che le si era presentato come un'enormit

La Giovane Italia, come associazione, non ha bisogno di difendere le proprie intenzioni. La sua bandiera fu bandiera di popolo sin dal primo giorno in che fu levata. La sua credenza fu credenza esplicita, dichiarata animosamente, d'unit

Finalmente, anche alla cappella di santa Dorotea era stata levata la cortina, e tutti potevano ammirare l'effigie della patrona di Mirlovia, superbamente bella nel suo nuovo abbigliamento da contessa.

Veniva l'ora del crepuscolo, l'ora delle memorie e delle meditazioni; ripensava ad altri giorni, ad altre sere, le paragonava con queste, e coricavasi colla speranza medesima, colla quale si era levata; e al mattino la ritrovava ancora sullo spinoso capezzale. La ragione la filosofia. Oh che sono mai le loro consolazioni quando il male stringe?

Qui si fecero a rinnuovare l'olio nelle lanterne, e si accostarono alla porta della prigione: trovarono la spranga levata; la prigione vuota. Alzarono un urlo di rabbia, al quale dalla bocca della caverna rispose un grido di spavento. Entrò un bandito vacillando, che aveva rilevato una ferita nel fianco, e disse tutto angoscioso: Siamo sorpresi... fuori, o ci ammazzano come volpi nel covo.

Avrei voluto prenderle le mani e baciarle; e baciarle il dolce viso commosso, e dirle che l'adoravo; e dirle che era mio quel libro di versi; e darle del tu. Hugo Wolff, pazzo e affamato, morto di crepacuore e di miseria, ci spingeva l'una verso l'altra, lo so. Ma la canzone finì. Ella si era levata in piedi, ed io non la guardai più. Uscii senza parlare.

Ieri è venuta giù una gran pioggia alle undici, quando egli credeva che fossi addormentata: sapendo che ero ancora desta mi ha domandato se mi sentivo male. L'ho tosto rassicurato; ma non ho soggiunto che mi sentivo tanto bene da restar levata per poter scrivere in questo libro. È male che io mi nasconda dal babbo. Certe volte mi propongo di confidarmi a lui, di dargli da leggere ciò che scrivo.

Ora la signorina s'era levata a sedere sul letto e ricercava le piccole ruvide mani che le erano sfuggite. Le ritrovò, le strinse, dolcemente, lasciò tra quelle scivolare la lettera e le rinserrò. Perchè non vuoi? Di che hai paura? Tu lo sai, fino a stasera pap

Parola Del Giorno

s'alceste

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