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Aggiornato: 12 giugno 2025


Le diedi un bacio sulla fronte, essa mi strinse la mano; e, allontanandomi, lessi nel suo sguardo ciò che non osava dirmi col labbro.

Sta bene, sta bene, sta bene ripeté cantarellando l'americano; m'accorgo che hai bisogno di leggere certa scrittura. E mi porse una vecchia carta, un contratto. Discesi cogli occhi alla firma e lessi un nome a me ignoto: Tom Tompson.

Ne ruppi il sigillo e la lessi con avidit

Avvicinai la barca in modo che fra essa e il muro del terrazzo non vi fosse più spazio acqua. Gettamelo, dissi ridendo. Sei buona? Il foglietto giallo si librò un istante nell'aria, e mi cadde ai piedi con maravigliosa perspicacia. Lo aprii e lessi: « Laura morta ieri. Funerali domattina alle dieci. Gian Luigi. »

Entriamo innanzi tutto nel campo della letteratura. Fatta astrazione da Omero, che io lessi più volte con immenso diletto e pel quale professo la più sentita ammirazione, debbo confessare che il mio entusiasmo per i poeti dell'antica Grecia non salì mai a quel grado di elevazione ch'io lasciai supporre a' miei creduli ascoltatori.

Vuote le mani, senza flauto o lira, Pur silente sembrava ch'ei cantasse Con la presenza sua e l'alme lasse Togliesse all'ira, Alle lotte, ai dolori, ai desìr vani Con la purezza del sereno sguardo. E compresi ch'egli era a parlar tardo Per gaudi arcani. Ed ei lieto tacea. Ma alfine io lessi Interpretando l'occhio che parlava I segreti dell'alma allegra e schiava Sul fronte impressi.

Poi nel mezzo di una linea scorsi il mio nome, "Yao", e nella stessa linea queste due parole: "tremila dollari", e più sotto, alla distanza di tre righe: "venduto, colle vesti che indossa e con una preziosa edizione di Confucio, a William Wood direttore del Circo di Lima". Altro non lessi.

Se tu se’ accorto come suoli, non vedi tu ch’e’ digrignan li denti e con le ciglia ne minaccian duoli?». Ed elli a me: «Non vo’ che tu paventi; lasciali digrignar pur a lor senno, ch’e’ fanno ciò per li lessi dolenti». Per l’argine sinistro volta dienno; ma prima avea ciascun la lingua stretta coi denti, verso lor duca, per cenno; ed elli avea del cul fatto trombetta. Inferno · Canto XXII

Stanotte ho sognato di ricevere una lettera d'una amica di Lidia: «È con raccapriccio che devo farle sapere....» così cominciava. Mio Dio! Che spavento! Lessi qua e l

Lessi un giorno nella Correspondencia, il seguente avviso: «En la funcion que se celebrar

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