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Aggiornato: 15 luglio 2025
S’aggirava dì e notte minaccioso per que’ dintorni, forte del suo coraggio e de’ suoi uomini accresciuti di numero e armati di tutto punto: e austero co’ suoi per la disciplina, implacabile coi nemici, dovunque e a tutti incuteva terrore. Era lassù il leone della foresta, il cui solo ruggito spaventava chi volesse aggredirlo.
Dopo una refezione fummo guidati in una vicina valle, dove avemmo la fortuna di incontrarci con diversi gruppi di grosse antilopi dette agazen: sono enormi, e basti il dire che le loro corna nere, attorcigliate a spira, misurano spesso più di un metro d'altezza. Caccia minore si incontra piuttosto abbondante, e la notte si ha spesso il ruggito del leone.
Il Papa, non più era Adriano, bensì Leone, ma non fa caso; mutansi Papi come cavalli di posta, il carro prosegue il suo viaggio.
Talarico amava Lina come il leone la sua femmina, colla differenza, che conscio dell'affetto di lei per Nullo, piegava il capo alla fatalit
Come generoso leone che si vede circuito nella foresta, fieramente si aggira fra le nemiche insidie, arruffa la bionda criniera e pone con un sol ruggito il gelo in petto de' cacciatori; così Guidone or sul colle, or nel chino dava procelloso co' suoi ne' nemici, e la sola sua presenza era loro terrore e indubitata fuga.
113 Chi parla per Ruggier, chi per Leone; ma la più parte è con Ruggiero in lega: son dieci e più per un che n'abbia Amone. L'imperator né qua né l
Sopraggiunta la lunga e fatale guerra di Candia, questa diede agio alle altre nazioni di dilatare ed assorbire quasi interamente il commercio persiano, al quale aveano atteso Leone X, il cardinale Richelieu, il duca Federigo d'Holstein, le provincie unite, e gli zar di Moscovia. E succeduta la pace, ripigliarono i Veneziani con difficolt
Conosco quasi tutti i reporters al nostro processo. Il più vecchio è probabilmente Leopoldo Bignami, qui per la Stampa di Torino. Quando scriveva per il Pungolo di Leone Fortis era fegatoso e io lo chiamavo un latrinista della penna. Adesso mi pare si sia modificato. Non voglio offendere nessuno. Ma credo che il più illustre tra loro sia l'A. G. Bianchi, del Corriere della Sera. Da semplice reporter di fatti cittadini è diventato uno dei più distinti scrittori di criminologia. Tra i molti suoi libri, conosco il Mondo criminale italiano, scritto con Ferrero e Sighele, e il Romanzo di un delinquente nato. Pochi possono aspirare al suo avvenire. La bont
Avevano distrutta la banda di Rinaldi, che batteva la campagna da sei anni; bravi davvero! tanto il topo s'aggira attorno alla trappola sinchè ci resta: ma non avevano distrutto il malandrinaggio. E poi, i Leone, i Capraro, i Saieva, gli Alfano, non comandavano ancora orde di scellerati che seguitavano a farne d'ogni colore in barba alla giustizia? Come s'erano formate quelle bande?
Se più pacifiche erano e quiete vostre maniere, mal vi credevamo; che la damma non genera il leone, né le colombe l'aquila o il falcone.
Parola Del Giorno
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