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Aggiornato: 4 ottobre 2025
Mi pare uno strano modo di rompere un legame quello di riannodarlo... Il Ferpierre aveva parlato rivolto al principe. Mentre questi restava muto e confuso, la giovane rispose: Vi stupite che nel punto di lasciare per sempre una persona gi
I re merovingi non indietreggiarono nè dinanzi a delitti, nè dinanzi a guerre sanguinose per soddisfare i loro amori, per lasciare o per prendere una concubina.
Nel giorno 21 di quel mese riesce a Garibaldi di lasciare Caprera e raggiungere gl'insorti; la sua presenza infonde nuovo spirito in quei valorosi, che si accingono al supremo cimento.
Capisco; disse Gino. Se non incontravo ieri la provvidenza dei Guerri, povero a me! finivo male, con questa bella alternativa. E rimontò a cavallo e si avviò per la discesa, col suo gentilissimo ospite, a cui propose subito di lasciare da banda le cerimonie, passando dal noiosissimo lei al grato e italianissimo tu. Del resto, non era egli stato accolto come figlio, nella casa dei Guerri?
Abbiamo ormai visto e parlato di tutto ciò che v'è di notevole in Anagni, e possiamo lasciare questa citt
Nativi del Molise quei volontarî, pratici dei luoghi, m'invitarono alla loro volta di lasciare il cavallo, di montare sulla cima delle montagne, e di cima in cima riparare a Bojano con minore pericolo.
Vorrei che vi valeste di quei consigli con li quali consigliate gli amici vostri. PANDOLFO. «Sempre fu grand'abondanza di consiglieri e carestia d'aiuti». Vorrei piú tosto che mi escusasti che reprendesti: vo' aiuto e non consiglio. Se vuoi consigliarmi, ammazzami e finiscila presto: tanto è possibile lasciare questo capriccio quanto me stesso. In somma Artemisia....
Nel lasciare Bologna Bice diede in un pianto dirotto.
Nato nel 1265, l'anno della calata di Carlo d'Angiò, cresciuto, educato tra i trionfi della libertá fiorentina e della parte nazionale, e insieme in sull'aurora del poetare italiano, in tempi dunque d'ogni maniera propizi allo svolgersi di suo grande ingegno; preso di gentile e puro amore fin dall'adolescenza, infelice in esso fin dalla gioventú, provata poesia, ideato e lasciato il poema giovanile, provata la vita pubblica, e respinto da essa e di sua cittá per quella moderazione di opinioni, per quell'ardenza nel proseguirle che tutti gli animi un po' distinti sentono, che i volgari di qua e di lá, di su e di giú non capiscono e non perdonano; si rivolse, esulando, allo scrivere, all'idea giovanile, a quel poema di religione, di filosofia, di politica e di amore, il quale, simile nella forma a parecchi contemporanei, supera forse in sublimitá e vigor di pensieri, agguaglia per certo in tenerezza e splendor di poesia ed in proprietá di espressioni i piú belli delle piú colte etá antiche o moderne; ed in tale opera, e nell'esiglio, perseverò poi vent'anni fino alla morte . Noi non celammo l'error politico di Dante, che fu di lasciare la propria parte buona e nazionale perché si guastava in esagerata, straniera e sciocca, di rivolgersi per ira alla parte contraria ed essenzialmente straniera; ed aggiungeremo qui ch'ei pose il colmo a tale errore, protestando di continuar nella moderazione, affettando comune disprezzo alle due parti, mentre rivolgevasi a propugnare l'imperio, e nel poema, e in quel suo libro, del resto mediocre, Della monarchia.
Bisognò trascinarlo, strangolarlo, prenderlo in braccio per distaccarlo dalla casa. Non mordeva, gemeva come una Maddalena. Ciò scosse Bambina. I suoi occhi si umettarono. Infine bisognò lasciare quella dimora.
Parola Del Giorno
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