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Passate in rassegna le truppe a Ponte Landolfo, esse mossero per Bojano e noi deviammo a Campobasso.

Io li ragguagliai della situazione, e gl'invitai a seguirmi verso Bojano, sulla consolare, aprendoci la ritirata con la punta della baionetta. La ritirata di soldati garibaldini, conchiusi, deve risolversi in un assalto.

Ora gli ospedali riboccano. È giusto. L'indomani partimmo per Maddaloni, ove stanziavano i due battaglioni della spedizione. Nullo, Zasio ed io ci sfogavamo contro il signor Pallotta, il gentiluomo di Bojano; e Caldesi contro il colonnello Paggi. Dopo colazione esco dall'albergo per dare un'occhiata al mio cavallo, e m'imbatto nel gentiluomo, adagiato in una carrozza al gran trotto!

Sedutosi con tutto agio, e da quell'accorto ch'egli era, mi disse, con aria di persona rassegnata: Avrei preferito di andare in compagnia vostra, come voi proponeste. Indi al cocchiere: Gennariello, per Bojano. Nel punto medesimo sopraggiunse un caporale, fatto chiamare da me, tosto che sospettai il segreto divisamento del mio nobile amico.

E queglino, ingrulliti, ristettero e diedero volta. E il gentiluomo: Signor dittatore, non so risolvermi di ripartire per Bojano senza il soccorso che v'ho chiesto.

Riguadagnata la vetta e travagliato dai nemici postati in luoghi inaccessibili, destreggiossi, con avvedute e ardite evoluzioni e con felici scaramuccie, la notte e il mattino fra boscaglie e valloni e rupi, conducendo due terzi della brava coorte alla stanza sicura di Cantalupo. Alle due Nullo rassegnò la riaccozzata colonna sulla piazza di Bojano.

Evidente dunque, susurrò Caldesi al mio orecchio, che la notizia fatta spargere in Bojano nascondeva un'insidia. Il perfido messaggiero certamente ora cammina relatore al nemico delle nostre povere forze. Quattro palle in petto gli avrebbero chiusa la bocca. Ma Nullo ha la natura del leone e sdegna di percuotere i colpevoli volgari! Dopo le due, eccoci all'altezza di Castelpetroso.

Monta in cassetta, per Bojano, ai servigi del signor maggiore sino al nostro arrivo. E rivolto a quest'ultimo con viso sorridente gli feci: Arrivedello! Il caporale poi mi raccontò che nell'atto della partenza il gentiluomo mormorò fra i denti al mio indirizzo: Mannaggio all'anima tua!

Il giorno susseguente ci ponemmo in viaggio per Bojano. Il capitano tesoreggiò il minuto in cui ella passeggiava soletta tra le aiuole del giardino, le si accostò peritoso, e le disse con voce tremante e con aspetto smarrito: Partiamo; forse non ci vedremo più; una palla potrebbe... A questa frase s'accorse d'una lagrima sul ciglio di lei e tacque.

Dunque, addio, Silvia, ripigliò l'agitato giovine. Silvia, stesegli la mano, quel giorno senza guanti! Egli la strinse palpitando, e come uscito di stesso: Silvia, ti amo, balbettò; e fuggì. Al nostro arrivo in Bojano, Nullo, che immaginò accampati sulla piazza i tremila volontarî, scorgendo la piazza ignuda, non frenò la sua ira contro il signor Pallotta.