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In questa seconda edizione, il volume è stato arricchito di nuovi scritti di diversa natura: Josè Espronzeda, Pagine del martirologio nazionale, In Calabria, San Marino, Un raro cimelio (che è il libro L'Italia del Tommaseo), La seconda Mostra mondiale di Belle Arti in Venezia, L'Ulisse dantesco. E gi

L’ultima volta che egli fu in Svizzera a vendere le pecore, invece delle quattro giovenche che aveva in animo di comprarvi, ne riportò un bel cronometro d’oro, il primo che si vedesse in Gressoney e quel cronometro lo regalò l’anno appresso a Jose il capraro, allorchè questi con rischio della vita, trasse un bambino dal torrente ingrossato dai temporali.

W. K. Vanderbilt, venticinque milioni di dollari; suo fratello più giovane, due; gli Astor, duecento; Russel Sage, sessantacinque; Josè Navarro, dieci; Cyrus Field, quindici; George Pulmann, venti; i Lorillard, quaranta; i Belmont, quindici; D. O. Mills, dieci; la signora Stevens, otto; gli Iselin, la famiglia Fish, Sidney Dillon e Henry Clews, dieci milioni di dollari per ciascheduno; i Goelet, venticinque...

Invece della casa del Cervantes, trovai, di a poco, quella dove nacque don José Zorilla, uno dei più valenti poeti spagnuoli di questi tempi, vivo tuttora, da non confondersi, come fanno molti in Italia, collo Zorilla capo del partito radicale; benchè della poesia in testa ce n'abbia anche questi, e la sparga a larga mano ne' discorsi politici, con rinforzo di alte grida e di gesti furiosi. Don José Zorilla è nella letteratura spagnuola, a parer mio, un po' più di quello che nell'italiana è il Prati, col quale ha molti tratti di somiglianza: il sentimento religioso, la passione, la fecondit

E chi sacciu iu? Josè! E di mia 'u vuliti sapiri? Ddocu vui, ca fustivu 'nsemi... (sorridendo) No, no, cucina.... Josè, nomu! Si chiamava Josè... haiu 'u ritrattu dd

Un altro Dottore, certo Rabì Josè, si faceva portare dai suoi campi ogni venerdì un cesto di frutta dal proprio fattore. Una volta questi gli si presentò il giovedì col solito cesto di frutta. «Per qual cagione hai tu oggi anticipatogli domandò il padrone. «Signore! rispose il gastaldo, ho una causa qui in citt

Il giovine hidalgo, don Josè Fernandez vizconde de Higuera, l’elegantissimo Lord Pepe, súbito mi si rivelò per un uomo di mondo fino ed assennato, pur tra le rade parole che interrompevano la sua taciturna fame. Il vin generoso e la buona vivanda gli facevano considerare la vita sotto un punto di vista ironicamente gaio.