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Aggiornato: 7 giugno 2025
Nora la odiava, la detestava, le aveva messo contro lo zio Matteo, l'aveva fatta strapazzare, maltrattare. E quando Nora fosse maritata, non voleva, non poteva restare in casa lei sola, in mezzo alla tresca vergognosa dello zio colla Gioconda, con quella servaccia che tutti i giorni diventava più sfacciata, più cattiva, più insolente!
All'estero non si deve parlare dell'Argentina se non per lodarla ed adularla ad ogni costo. È un vecchio costume, al quale il paese ha l'abitudine. Soltanto i giornalisti argentini hanno il diritto di «osservare tutti i dettagli in relazione con la vita nazionale» ha proclamato la Prensa in un articolo insolente che era indirettamente dedicato a me.
Si avanzò verso il cognato, il cui contegno superbo, insolente lo aveva sempre offeso anche in passato. Non ho bisogno di prove, gli disse, per considerare l'onore di mia moglie, come il mio, miei gl'insulti che a lei si fanno. Certo voi, come sempre, non misuraste le vostre parole.
AMASIO. Perché ti ho sofferto troppo, sei fatto cosí insolente; chi sei, olá? fatti innanzi! CAPITANO. Costui non dice a me, ché se sapesse chi sono tremerebbe dal capo alle piante. AMASIO. A te dico, capitano, se sei uomo da bene fatti innanzi! CAPITANO. Non fui, non sono né voglio essere uomo da bene. CAPITANO. Ma tu chi sei? AMASIO. Son chi vuoi tu che sia, quel Cintio che desiavi.
Vieni; la notte è quasi profumata come la tua gola che intravvedo. E noi passeremo allacciati sotto i portici di questa vecchia Lourdes, cercando una camera scura, un letto angusto, con due guanciali di freddo cotone, sotto un Crocifisso di legno tarlato. Pregni ancora d’incenso, noi discioglieremo in un tetro albergo di pellegrini questi abiti che portano il segno della nostra insolente paganit
Io fui quella sera ingiusto e forse anche insolente con lui. È quasi un sollievo per me di confessarlo; non ho giustificazioni nè scuse, e vorrei che si sapesse come mi accuso. Iddio sa se tornato in calma non mi dolsi di me stesso, se non mi rimproverai la mia natura pronta sempre alle belle parole, ricca di sensi nobili in astratto, ma poi debole, ingenerosa nei cimenti della vita reale.
PRUDENZIO. Dite pur, ché ve promettemo una bona bibalia. REPETITORE. Cioè, una buona mancia. RUFINO. Orsú! Date qua la mano. Livia, questa vostra vicina..., MALFATTO. Olá! Levateve de sotto, ch'io voglio pisciare. PRUDENZIO. Non vòi stare, no, ignaro, insolente? RUFINO. ... è vostra moglie. PRUDENZIO. Oh fratello! Io te voglio essere servus servorum et osculartene le mani.
Anzi a te dico, pedante insolente: della nostra Marfisa il naturale io vo' tacer sino al canto seguente, benché paia la cosa vada male, ché non ho detto de' fatti niente nel primo canto, ch'è sol liberale d'umori e di caratteri cambiati, e mi saranno i difetti addossati.
Un giovane insolente sotto nome di figliuolo onorato mi rubba l'onor mio e di mia figliuola, nelle cui nozze era tutta la speranza della mia contentezza. Ecco la cosa risaputasi per tutto Napoli: si divolgherá per tutto il mondo. Bisognerá fugirmene di qui e vivere disconosciuta dovunque vada, per non aver piú fronte di comparir fra le persone onorate.
E si scansò per lasciarlo passare. Il ragazzo la guardò, e poi le fece una strizzatina d'occhio. Era un ragazzo molto insolente. Ecco, disse, cacciando entro le mani di Nancy il mazzo di fiori, per lei! Nancy si ritrasse, ma il ragazzo le spinse nuovamente tra le mani il gran pacco avvolto nella carta velina, poi girò sui tacchi e se ne andò zufolando.
Parola Del Giorno
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