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Aggiornato: 3 giugno 2025
Io, che avevo tanto amato i languidi sguardi, gli atteggiamenti melanconici della donna mia, sempre avvolta in una nube di tristezza, trovavo insoffribile il cinguettìo di quella nuova venuta. Ciarlando un po' di tutto, ella venne a dire di essere stata raccomandata alla marchesa Vittoria Prandi; era la donna dei miei pensieri.
Sei insoffribile! seguitava la signora Giulia tentando indarno d'ingrossare la voce, vinta dalla tenerezza orgogliosa delle mamme davanti alla monelleria di quel bimbo grasso e ricciuto, così poco spaventato dalla sua aria, che si accostava tendendole una falda dell'abitino azzurro tutto impolverato: Puliscimi, puliscimi.
Invece, la voce di lui era un po' stanca. Senza dire altro, ella si levò e passò nella sua stanza a vestirsi. Occupavano un vasto appartamento mobiliato, in uno dei magnifici palazzi del Canal Grande, dirimpetto alla chiesa di San Giorgio: appartamento mobiliato con qualche traccia del lusso antico, a cui si mescolava tutta la confusione fra comoda ed elegante del lusso moderno. Ma le stanze erano tanto grandi che parevano vuote, sempre; le finestre, i balconi erano così piccoli che la luce vi entrava scarsamente, anche nelle più limpide giornate; e malgrado i fiori di cui Grazia riempiva tutte le stanze, tutti gli angoli, tutti i tavolini, i saloni non si rianimavano, restavano freddi e muti come se fosse impossibile farvi risuscitare anche una finzione di vita. Grazia e Ferrante stavano sempre insieme; spesso, lui, per discrezione, si ritirava nella sua camera, lasciava Grazia libera; ma dopo un poco, era preso da tale insoffribile malinconia, che cercava di lei, e la trovava così insoffribilmente malinconica, che si tendevano le mani, come se l'uno dovesse salvare l'altro. Quando erano insieme, certo, di fronte a quel paesaggio grandioso ma dormiente, in quell'ambiente di cose morte e di cose moribonde, fra quei colori che erano stati vivaci ed erano pallenti, fra quel silenzio grande di uomini e di fanciulli, certo, non avevano la grande giocondit
Parve di subito imminente la guerra, insoffribile ogni indugio; e quando Francia prometteva ad Austria e ad Europa di non varcare le Alpi, se non quando Austria avesse varcato il Ticino, quella promessa a molti sonava minaccia; e taluni desideravano l'Austria invaditrice pur per veder soccorritrice la Francia.
È innegabile che il conte Leonardo li trattò un po' male. Non nominò nemmeno nel suo testamento il marchese Ernesto, e alla nipote lasciò un anello di nessun valore. Il conte Leonardo aveva sempre veduto di mal occhio questo matrimonio. E aveva ragione. O che non c'erano meglio partiti a Venezia? Quel marchese con la sua prosopopea è insoffribile. È poi così ricco come si vanta di essere?
Tutto quello che vi si dice è così triviale, così volgare, così basso, che mi ripugna; quelle risate della platea hanno qualche cosa di selvaggio. E quel Pulcinella, quel grossolano buffone, che carezza con la parola e con l'intenzione tutti gli istinti brutti del popolo, mi è insoffribile: io mi chieggo come un uomo si possa rassegnare a quel mestiere....
La cameriera attraversò la sala ed uscì dalla porta che metteva al sèguito dell'appartamento: io mi posi a sedere sul divano color foglia morta. Vecchio salotto, dove regnava un ordine insoffribile, quello del signor Pietro Folengo!
Ben lo disse l'ottimo filosofo morale francese, osservatore profondo, Giovanni La Bruyère, ne' suoi Caratteri: che chi pretende di por argine agli abusi del corrotto vizioso costume, dilatati, impossessati, inveterati sopra le popolazioni, non fa che come colui che fruga in una cloaca per iscemare il puzzo: altro non fa che innalzare piú violento e piú insoffribile il fetore.
«Ma voglio evitare tuttoquanto può avere di drammatico il suicidio d'una signora. Nella morte cerco il fine d'una vita insoffribile, e non il rimpianto del mondo. Voglio che nessuno possa sospettare nella mia morte un suicidio. Se un cadavere rimane alla curiosit
Non lo hai qui, presente, reale, vivo, caldo? ...sì diceva lui dopo un dubbio. Come? Ti piace meglio il sogno? Forse mormorava lui brevemente. Invece, in me, la vita urgeva. Nella mia casa e con mio marito, ogni pazienza, ogni indulgenza era finita. Il legame con quell'uomo mi era insoffribile, e tutte le ribellioni accumulate nel fondo del cuore sorgevano in armi per vincere.
Parola Del Giorno
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