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Aggiornato: 27 giugno 2025


Cugini e cugine non guardavano se non per terra, con gesti impacciati; mentre la voce del conduttore ripeteva per la ventesima volta il suo monotono: Presto, signori, presto, si parte. La sposa dovette scendere, lo sportello fu chiuso brutalmente e in furia, ma essa si arrampicò di nuovo sul predellino del vagone. Addio, addio Paolo, ritorna presto.... ricordati di scrivermi ogni giorno.

Il duca Prospero non volle più saperne di simili corteggiamenti: appena la vide, le mosse incontro, la prese lui con bel garbo sotto il braccio e la ricondusse a sedere accanto alla Bertù. Lalla e il Vharè rimasero così faccia a faccia, e come fossero soli, perchè in mezzo a gente che non conoscevano e che non dava loro nessuna noia: tuttavia un po' impacciati, per trovarsi giunti al momento desiderato e aspettato con tanta ansiet

Oh, non importa; ripigliò il Giacomo. Vossignoria ha da essere pur sempre un uomo che sa il fatto suo, da quello che vedo. Non fo per entrare nelle sue faccende, che non mi risguardano, e ricordo il proverbio dei miei vecchi: «impacciati ne' fatti tuoima Ella fa molto male a non esercitare una professione così bella. O che, mi canzona?

SANTINA. E tu dici prima che altri risponda. GERASTO. Hai detto? SANTINA. bene. GERASTO. Invano hai detto, perché l'ho maritata io prima che tu. SANTINA. Io l'ho maritata e dato la mia fede, posso contravenire al giuramento. GERASTO. A te non sta maritarla, ma al padron della casa. SANTINA. Impácciati tu di maschi, che a me tocca la cura delle femine.

Per conoscere gl'intenti del drammaturgo, non saremo impacciati. L'autore ci ha risparmiato il fastidio di andare a racimolarli qua e l

Forse perchè ell'aveva impacciati i movimenti da Bebè, il soldo andò a battere sopra una colonnina della balaustrata e rimbalzò sulla strada ove un monello si affrettò a raccattarlo. Ah! fece l'Irene turbandosi in viso. Cosa c'è? chiese Diana che non aveva capito nulla. Il professore scrollò le spalle. Sciocchezze!... L'Irene prende gli auspicî. Quali auspicî?... Parla chiaro.

Ella, , leggeva molto, in camera o nel prato all'ombra di un albero, mentre io giocavo fiaccamente coi bambini del mezzadro, che, vivacissimi, si sentivano impacciati della mia indifferenza. Qualche volta essi si arrestavano per guardarmi bene, stupiti di scorgermi così dissimile da loro, quantunque fanciullo come loro.

Ognun si fugge per paura. O Sofilla! facchino! O Sofilla! facchino! ! Va', giungeli tu! El diavol non gli faria voltare in qua. Va', poi, impacciati con pazzi, tu! Va'! CALANDRO. Ah poltron Fessenio! Mi volevi annegare, eh? FESSENIO. Eimè! Eh! padron, perché mi vuo' battere? CALANDRO. Domandi perché, tristo, ah? FESSENIO. . Perché? CALANDRO. Il meriti, sciagurato ribaldo!

E noi, i quali l'abbiamo fatta sospirar tanto al cortese lettore, siamo impacciati a dipingerla, temendo forte che la grande aspettazione da noi prodotta non faccia torto ai grami colori della nostra tavolozza e alla imperizia del nostro pennello. La bella Ginevra dagli occhi verdi.

Porterò il braccio al collo per una settimana pensava; poco male! Il tocco era sonato da poco, quando il Renzanico e il Castiglioni vennero insieme per riferire ad Andrea le condizioni dello scontro. I due amici erano seri e impacciati: l'arma scelta era la sciabola; ma avevano dovuto accettare condizioni gravissime.

Parola Del Giorno

quell'autorevole

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