Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 9 giugno 2025
Ciò ne condusse a parlar di letteratura e di lingua. Io tirai subito in campo l'inglese. Parlandone non guardavo Violet, temendo tradirmi, destare almeno un sospetto. Dissi che l'amavo molto, che su certe labbra mi suonava più soave di ogni altra, che talvolta era tanto rapida, limpida e delicata da somigliare, quanto è possibile, al pensiero.
Quei nomi di paesi, quelle ore ritornavano macchinalmente sulle mie labbra. Eppure una orribile paura mi accompagnava di sbagliare un treno, di non trovarmi, di perdere la testa e due ore innanzi era alla stazione, fingendo leggere, disinvolto, bevendo dei grandi bicchieri d'acqua per calmare la mia febbre. Chi ha viaggiato con me? Non so, guardavo in volto le persone senza vedere nulla.
Lo guardavo attentamente: ebbene, giurerei che anche allora egli era semplice ed ingenuo come in quell'istante nel quale rischiando la propria vita si era appena accorto del pericolo. Nessun orgoglio, nessuna spavalderia gli venivano da quel trionfo, nel quale tutti ingrossavano forse la voce per la speranza di farsi notare. La teatralit
La contessa non aveva messo parola nè mostrato di ascoltare il discorso; ma io che la guardavo fiso, le vedevo irrigidirsi le righe della faccia. Il domestico tornò a riferire che il solaio non aveva traccia di umidit
«Alla lezione seguente la direttrice era in classe quando il maestro entrò. Egli aveva un fiore di vaniglia all'occhiello dell'abito. Io guardavo quel fiore e pensavo: «L'ha portato per me....» «Poco dopo la direttrice fu chiamata fuori. Io precipitai istintivamente l'esercizio che stavo facendo. Il maestro non mi corresse quell'errore di tempo.
Non so come la guardai; certo il mio sguardo ebbe qualche cosa di singolare, perchè ella arrossì e si mise tosto a discorrere co' suoi compagni. Era tedesca, bellina, aveva una voce piuttosto aggradevole e trovava che il lago di Nemi era märchenhaft. Io trovavo in lei un'ombra di Violet. Gentile straniera, avete indovinato perchè vi guardavo?
Discorsi da canonico!... Io diceva fra me, ascoltandolo con rispettosa attenzione. Lo ringraziai del dono e delle offerte, e gli promisi di fare il possibile per contentarlo. Ma io vedevo la vita proprio tutto il contrario di lui. Questione di lenti!... Io guardavo le cose attraverso la gioventù, ed egli attraverso la vecchiaia.
Lidia non lo guardava, ma lo guardavo io, dicendomi che in quel momento Gian Luigi m'era di gran lunga superiore, comechè procurasse alla donna un compiacimento intellettuale, ch'ella sembrava apprezzar molto, anche perchè noi eravamo i primi a conoscere quella composizione inedita, anzi non ancor finita. Molto buona, dichiarai, quando Gian Luigi concluse.
Sola... coi miei pensieri, come dicono i personaggi di certi drammi. Voleva riapparir gaia.... E anche questo mi mise in sospetto. Guardavo attorno, se mai scoprissi nel salotto un indizio di disordine, nelle seggiole, nelle poltrone, non potuto riparare per la fretta.... Niente! Che cercate con quegli occhi gelosi? Il vostro preteso rivale?
Sembrava aver dimenticato dove si trovasse ed io mi guardavo bene dal disturbarlo perchè sentivo che anche senza parole la sua compagnia era preziosa. Finalmente disse: Vi porterò io qualche libro. Si alzò per partire. Non state più tanto tempo senza lasciarvi vedere, ve ne prego.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca