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Aggiornato: 9 giugno 2025
Io aveva paura di lui e non lo guardavo; rimase un pezzo dinanzi a me, senza dirmi nulla, poi se n'andò in silenzio; aprii gli occhi e non piansi più. E da quel giorno il babbo è mutato? È rimasto lo stesso; e questo mi sgomenta; non ho io ragione? Giusto pensò un poco, e riconobbe che la bambina non aveva torto.
Seguendo un mio pensiero segreto, io dissi: Dunque stasera comincia la novena.... Sì, sì, stasera. Io guardavo Anna che parve scuotersi e prestare un'attenzione insolita al discorso. Quanti sono i montanari? Cinque rispose Maria che sembrava minutamente informata di tutto. Due cornamuse, due ceramelle e un piffero.
Più guardavo attraverso lo spiraglio e più il barlume aumentava. Poco a poco mi parve che l'ombra quasi vinta si condensasse tutta da un lato in istrati orizzontali e, condensata, assumesse corpo, ma corpo vero e quasi profilo, anzi vero profilo e forma d'uomo.
Ma io guardavo solamente il nastro di fumo della mia profumata sigaretta. Laggiù, sul mare, qualche stella cambiava onda. Il silenzio immenso che precede l’alba era su l’infinito.
In quei giorni, io non vi avevo pensato neppur di sfuggita.... Ma, ecco, ora ricordo bene. Mentre guardavo intentamente quel maraviglioso spettacolo acquatico, due signore si erano fermate un istante vicino a me. Fiorentine, si capiva dall'accento.... Quale di esse aveva quella voce così melodiosa, da spingermi a guardarla? Ed ero rimasto deluso.
Uscii a prendere il caffè sotto i tisici ippocastani del belvedere, dove anche la mia bella vicina stava ammirando l'infocato tramonto e, all'orizzonte, il lungo arco, la magnifica pompa lontana della nevi eterne. Ma io non guardavo il cielo, nè le Alpi, nè lei; guardavo l
Fu in uno di questi momenti che io ebbi l'impressione di una scossa, di un lampo, di non saprei dire che cosa che mi spinse a rigettare indietro Savina, col gesto e con l'espressione di un uomo colto in fallo e che vorrebbe nascondersi. Perchè? mi domandò, stupita del mio atto. Io la guardavo come chi non presta fede ai suoi occhi. E, da prima, credetti proprio a una allucinazione.
Sono siti che mi piacciono assai, ho percorso un cammino delizioso, per giungere in un eden... ove si vedono le più belle cose del mondo! e così dicendo la guardavo con un sorriso significante... ma essa non intendeva nulla, e rimase indifferente, anzi sorpresa del mio entusiasmo, talchè mi rispose ridendo: Tutti i gusti son gusti... ma questi orridi siti piacciono a poca gente... nessun viandante s'arresta fra i nostri burroni... anche i pastori vi passano in fretta per condurre le pecore sulle cime.
La sua voce ineguale, garrula era accompagnata dal rantolo cupo del morente e dal lontano rambazzo dello Strona. M'ero messo accanto alla finestra e guardavo giù nella valle, contemplavo la sublime, schiacciante indifferenza della natura. Il sentiero che avevo percorso poche ore prima allacciava il monte dirimpetto come una cintura biancastra.
Io, veramente, non avevo mai creduto che Odette fosse così bella, e poichè non avevo ancor mai veduta una donna del tutto nuda, guardavo lei, come se vedessi una cosa per me nuova nel mondo.
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