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Aggiornato: 9 giugno 2025


Guardai meglio quelle case, ripassandoci davanti; e quanto più le guardavo, tanto più mi pareva che avessero tutte un'aria propria, che so io? un significato, qualche cosa che mi faceva pensare. L'una sentivo che l'avrei scelta di preferenza per invitarvi degli amici a cena, e menarvi una vita allegra: mi pareva che sorridesse.

Parla! mi disse all'ultimo. Te ne supplico: parla! Non sapevo che rispondergli e lo guardavo stralunato. E mi raccontò che il giorno avanti avea voluto ammonire colui, senz'averne l'aria, fingendo di ragionare intorno a un caso molto simile al suo. Il seduttore gli aveva detto è vigliacco, se tradisce senza nessuna ragione.

Ah! credeste che io non fossi soddisfatta della sorte che mi promettevate, che mi attendeva.... ed invece la guardavo con fiducia... Oh, non fui io che volli cangiarla.... Una sera, mentre stavo discorrendo colla signora Lorini, si venne ad avvertir questa che una sua amica, le se ne disse il nome, stava per morire, e che chiedeva istantemente di vederla.

Ella rispondeva talvolta al mio sguardo senza civetteria, con una limpida meraviglia. Quando non guardavo lei, guardavo col cuore oppresso il solenne deserto e le rovine spettrali della Campagna. Mi si affacciava, mi tornava sempre, malgrado me stesso, l'idea della morte di miss Yves, di una lunga vita deserta e gelata. Corsi al cimitero dei protestanti.

Lo guardavo con grande ammirazione, ma senza invidia. Fin questo sentimento era morto in me. Mentre Lostini parlava, mi sembrava che ragionasse di cose alle quali mi ero interessato un po' in tempi così lontani da ricordarle appena. Da un pezzo ogni velleit

In un vasetto d’argento, fra l’orologio ed il portacenere, due lunghi rami di tuberose fiorivano da un mazzo di gelsomini; qualche petalo s’era sfogliato; cadendo, affondava bianchissimo nella pelliccia d’orso nero. Avrei voluto dirle una parola d’amore, qualche bella parola d’amore, che inutilmente cercai. E tacendo guardavo le sue mani.

Io guardavo quel viso rossiccio, grosso come il pugno di un uomo, mezzo nascosto dalla cuffia trapunta; e con un'avversione feroce, che annullava nella mia anima qualunque altro sentimento, pensai: "Come farò a liberarmi di te? Perché non moristi soffocato?"

Di mezzo a quel fervore d'apostolato, io guardavo sempre all'Italia e alla possibilit

Seppellita! terribile pensiero!.. Allora guardavo il volto scarno di Clelia, vedevo la povera vita di quel corpo adorato fuggire sotto i miei occhi il mio amore possente aveva forza d'arrestarla un istante. Alla notte venne la contessa B. Aveva mandato ogni giorno a chiedere novelle di Clelia, e come seppe del pericolo in cui versava, volle esserle vicino. Quella buona signora mi trovò mutato.

Parola Del Giorno

s'alceste

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