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La giovane era andata a prendere un gotto sopra un vicino tavoliere, e lo porgeva alla vecchia. Eccole da bere. Ma ditemi se quel Grisostomo non è un ingrataccio.

Fior di Bacco corse a prenderne un gotto per modificare la sete cagionata dal lungo discorso, e Corvo s'incamminò verso il ponte levatoio, uscì dal forte e precipitossi per le vie di Napoli, onde abboccarsi coi magnati dei partitanti del Borbone, e preti e frati, e stimolarli a dar addosso agli eretici, nel gran giorno di vittoria dell'esercito liberatore. Dico precipitossi, giacchè dal giorno della fuga di Marzia e dei trecento, egli non avea riposato, e di virulente natura com'era, Corvo trovò i piroscafi e le vie ferrate lentissime, perchè non lo portavano colla celerit

Che scandalo! che licenza! Cotesti impudenti straccioni con fagiani, trote, davanti a loro, sulle reali mense e lavandosi poi la gola con del Montepulciano, del Lacrima-Cristi, del Falerno, senza morire d'indigestione! Si potrebbe proprio dire col Casti: O mondo insano! O popolo corrotto! E intanto, tracannarne un altro gotto!

I tedeschi, per solito, stanno terra terra, salciccia, pipa, e gotto di birra. Ma se, dio ci scampi e liberi, spiccano il volo, eccoli d'un balzo tra la piú fitta nuvolaglia metafisica. Nel cielo azzurro e limpido, nessuno ha mai visto un tedesco, se non brevi istanti, e quando s'era perfettamente infrancesato, come Heine, o grecizzato, latinizzato, italianizzato, come Goethe: e nemmeno bastava.

Il povero ostiere, che era stato cagione di tutto quel guaio e si vedeva canzonato per giunta, alzò sdegnosamente le spalle e torse gli occhi da lui. Sta di buon animo, via! proseguì il Picchiasodo. Ho il tuo ricapito e fo conto di ritornare. Tienmene in serbo un fiasco di quest'ultimo, che abbiamo a bercelo tra noi due, ciaramellando da buoni compari sul gotto.

Pietro, replicava la Sine labe, se capiti un giorno alla taverna, quando mi danza pel capo un gotto di quel di Borgogna, ti voglio torcere il collo come un cappone. Intendi? brutto ceffo di maniscalco. Ecco la più male educata Vergine Maria che io mi abbia veduta in mia vita! tutto peritoso e maravigliato sclamava Carlomagno. Ma insomma che si fa?

Era un diletto udirli al lor arrivo chiamar: Bottega! in voce gigantesca, e all'apparir del caffettier giulivo, non voler piú che un gotto d'acqua fresca, il suo caffè disprezzando cattivo: pur convien spesso ch'egli fuor se n'esca, perocché si minaccia e non si prega, reiterando: Bottega, bottega!

Vuotò rapidamente un altro gotto e poi si abbandonò nella sua sedia a bracciuoli e guardò distratto l'allegro fuoco, che schioppettava nel caminetto: una sua singolarit

Era la vigilia del Natale. Di grasso! gridò indispettito, offeso, sdegnato che si osasse anche sol sospettare che egli poteva fare il magro nella vigilia del Natale. Coprì d'improperi il cameriere, che gli portò la cena. Cenò e bevette qualche gotto di vino. Durante la cena gli ritornarono alla memoria le parole di Narciso Rossi, che gli sembravano così paradossali.

Il necessario però ne faceva omai difetto, pane, carne e vino più non v'erano se non in qualche casa ospitale; quando ne capitava il destro si mangiavano dei montoni rosolati sulle baionette, dei quali la Comarca abbonda, si beveva a rinforzo qualche gotto d'acquavite, il colonnello Missori pagò cinque lire un mozzicone di sigaro e nelle pipe si fumava corteccia di viti e persino odoroso e vaporoso assenzio in semini comperati dal farmacista.