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Presto.... intanto che è caldo! dice l'altro facendo l'atto di rimuovere la coltre. Ma vedendo che io do di mano al candelliere e minaccio, s'egli osa ancora avanzarsi, di gettarglielo in viso, Gianbarba si arresta, mi guarda con occhio inebetito di stupore e poi dice con tono quasi supplichevole: «la si fidi di me, signor padrone! ci ho della pratica il signor pretore, al quale applicavo tutte le sere il benefizio, non ebbe mai a lagnarsi della mia abilit

Gianbarba cucinò le uova stupendamente e mi porse una tazza di caffè irreprensibile. Verso le undici, uscii per la mia solita passeggiata. Rientrando, trovai Gianbarba avvolto in una nube di polvere. Egli avea finito di scopare gli appartamenti e si accingeva a ripulire le mobilie. Vado a coricarmi per un paio d'ore, gli dissi.

Precisamente; non chieggo altro. Quando Lei crede, sono pronto ad entrare in servizio. A meraviglia! Va a prendere le tue valigie, se ne hai. Io ti assegnerò una camera, e questa sera istessa dormirai qui. Gianbarba fece un inchino e se ne andò, promettendo che di l

Ma la voce dell'irato visitatore si ruppe in un rantolo la porta fu scossa da un violentissimo urto e quand'io, non udendo più rumore nella casa, precipitai dalle scale, trovai il povero Gianbarba.... colla testa accollata alla muraglia e il naso grondante.

Io credeva, mormora il poveretto abbassando la terribile canna, io credeva che tutti i padroni....» E scostandosi dal mio letto, mortificato, confuso, col pianto negli occhi, Gianbarba si avvia per uscire; ma al momento di varcare la soglia, si arresta, torna indietro, e con voce interrotta dai singulti mi dice: «io sono un po' duro di testa.... lo so... è il mio solo difetto.... Converr

Povero Gianbarba! le sue prodezze asinesche mi divertivano; ma, alla vista del sangue, fui preso da raccapriccio, e commisi l'ingiustizia di licenziarlo. Imitazione di un articolo francese, con varianti ed aggiunte. Fu detto e ripetuto: «Lo stile è l'uomoIo dico invece: «L'istrumento è l'uomo

Io balzo dal letto, mi vesto alla spiccia e corro alla stanza di Gianbarba gridando: ma dunque! siam vivi o morti? vuoi o non vuoi alzarti stamattina? Se voglio alzarmi! non desidero che questo, risponde Gianbarba balzando dal letto in camicia; non aspettava altro se non che lei venisse a vestirmi....

In sulle prime, lo strano contegno di Gianbarba e le inattese parole da lui profferite mi parvero inesplicabili.