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Aggiornato: 18 luglio 2025
DULONE. V'ama e vi serve con amor simulato e con nemicizia coperta, con desegni. ERASTO. Che utile ne può sperar egli da me? DULONE. Che so io? ERASTO. Parla, col tuo malanno! DULONE. Dubbito non ve la facci doppia. ERASTO. Come doppia? DULONE. Che mentre egli vi trattiene in casa sua con qualche puttana vecchia in letto sotto nome di Amasia, si giaccia con Lidia vostra sorella.
«Ti parlo qui, mortal, dall'altra riva, Dalla riva ove il vero è senza velo. Mi appar chiara la terra e aperto il cielo, Benchè giaccia quaggiù di luce priva. «Son qui da sola, in questo avel, gelata Ultima stanza ove s'attende Iddio, Verr
Un can d'argento aver vuole Oliviero, che giaccia, e che la lassa abbia sul dosso, con un motto che dica: Fin che vegna: e vuol d'oro la vesta e di sé degna. 31 Fece disegno Brandimarte, il giorno de la battaglia, per amor del padre, e per suo onor, di non andare adorno se non di sopraveste oscure ed adre. Fiordiligi le fe' con fregio intorno, quanto più seppe far, belle e leggiadre.
S'elli e` che si` la destra costa giaccia, che noi possiam ne l'altra bolgia scendere, noi fuggirem l'imaginata caccia>>. Gia` non compie' di tal consiglio rendere, ch'io li vidi venir con l'ali tese non molto lungi, per volerne prendere. Lo duca mio di subito mi prese, come la madre ch'al romore e` desta e vede presso a se' le fiamme accese,
Cirno son io: de l'onda Che mi flagella i liti, Qual d'armonia gioconda, Serbo nel seno i liberi ruggiti; D'odio, d'amor, di sdegno Facil s'accende il petto; Pronto il braccio e l'ingegno Al par del mio moschetto! O madre Italia, e vuoi Che da te svelta io giaccia? Ch' io non aduni ai tuoi I miei sensi, i miei fati e le mie braccia? Chiedi gemme e tesori? Gemme e tesori ho anch'io: Gemme?
Crede finita aver con lui la guerra il paladino, e che si giaccia morto; e verso il re Gradasso si disserra, che Brandimarte non meni a mal porto: che 'l pagan d'arme e di spada l'avanza e di destriero, e forse di possanza.
Chi non sente il vero di queste linee ch'io scrivo, non intende le condizioni d'Europa, dell'Italia e dell'Austria. Chi sente quel vero e non opera, non proferisca il santo nome di Patria: ei non l'ha e non la merita. Giaccia tacendo; e non lamenti sì che lo odano gli stranieri; nulla è più esoso del guaito dell'uomo che può rompere, volendo, le sue catene. Il Comitato Nazionale è disciolto.
Parola Del Giorno
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