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Aggiornato: 3 giugno 2025


Oh ben a dritto più di gemme e d'oro Ch'abbian sol di ricchezza immenso pregio, Ami, o Donna gentil, questo tesoro, Che vetust

Ed in Tarquinia, Vulci, Ceri, Albafucense ed altrove se ne veggono di templi, e massime di magnifiche tombe, scolpite e dipinte; da cui e da altri scavi, si van traendo innumerevoli statuette, e vasi fittili e gioielli e gemme e monete. Tutto ciò di stili progredienti, dalla somma rozzezza all'ultima perfezione ellenica; e tutto ciò in vari luoghi, etrusci, italici, intermediari ed elleni.

Era vestito con magnificenza: portava al collo una grossa catena d'oro, ed aveva l'elsa della spada tempestata di gemme. Fu ricevuto da don Francesco, il quale era pure vestito assai riccamente, benchè, seguendo il suo costume, in modo alquanto severo. La sua spada, come quella del principe, scintillava di gemme all'impugnatura. Gl'invitati non erano numerosi.

Nora era scollata, ampiamente scollata: il seno, le spalle ignude, uscivano quasi roride, stillanti di gemme dalla spuma candida dei merletti vaporosi.

O dolce stella, quali e quante gemme mi dimostraro che nostra giustizia effetto sia del ciel che tu ingemme! Per ch’io prego la mente in che s’inizia tuo moto e tua virtute, che rimiri ond’ esce il fummo che ’l tuo raggio vizia; ch’un’altra fïata omai s’adiri del comperare e vender dentro al templo che si murò di segni e di martìri.

O torrente millenario enormemente gonfio di gemme e di tenebre, che scorri senza fine sotto il grottesco galoppo e il traballar dei fantastici tram, simili a enormi ricci sfavillanti... verso qual mèta vuoi dunque travolgere il mio desiderio? Verso quella stazione che fiammeggia, lontano, mostruoso topazio dalle faccette di fuoco?

Poco lontano dalla canonica, in un piccolo seno chiuso fra la montagna ed un rialzo di terra che gli toglie la vista della valle, c’era una casa rustica di discreta apparenza. Il luogo freschissimo d’estate e riparato l’inverno dai venti gelidi, è una specie di vallata minuscola, dove corre una miseria di torrentello, poco più che un rigagnolo, il quale precipita dalle cime a furia di cascate e di sprazzi col piglio di un rodomonte che voglia recare al basso la desolazione e la rovina, e poi, incontrato il rialzo che ho detto, gli manca la forza di scavalcarlo, fa un gomito, si acquieta, muta colore, abbassa la voce, si contenta di poco letto e vi depone una sabbiuzza fina fina, tutta piena di riflessi diversi, come uno strato di gemme. Nelle maggiori piene l’acqua, benchè si tinga di un colore rossastro per darsi l’aria rabbiosa, arriva appena a lambire le tavole di un basso ponticello e non fa mai altro danno fuori che di bagnare le more dei rovi, lasciandovi sopra una leggierissima imbiancatura. La casa sorgeva giusto al punto del gomito nell’interno della curva che vi disegna il torrente; aveva un bel prato all’intorno ed il ponticello era destinato esclusivamente al suo servizio. Ne era padrone un tal Vincenzo Bionaz, il quale l’aveva comprata ed era venuto a dimorarvi colla moglie e due amori di bimbi, lo stesso anno che il nostro prete, da vice curato, era stato promosso a curato della parrocchia. Vincenzo, robusto ed intelligente operaio, lavorava in qualit

Calidasa è venerato nell'Indostan com'uno de' nove sapienti che fiorirono alla corte di Vicramáditya re di Ogein, e che furono detti le «nove gemme»: reputasi comunemente che Calidasa ne fosse la piú splendida. Di lui si conosce in Europa qualche altro componimento oltre la Sacontala. |Uno de' lettori|. E in che tempo visse questo Calidasa?

Intrecciamo le gemme alle ghirlande, Voghiam sul mare verso l'orizzonte, Fin lontano lasciam le nostre impronte, Carichi di tesor, di spoglie opime, L'arte seguiamo paurosa e grande! Noi ritorniamo vêr le cose prime, Tentiam svelare ciò che in noi si muove, Le nostre gioie le troviamo dove Brillano chiare le dorate rime, Nella purezza delle forme nuove.

Non avea finito ancora, e la sua spada ha gittato: non piú segni di romeo, non piú armi di soldato; in canuto e santo vescovo s'è in un lampo trasformato, con la mitra tutta gemme e un bel pastoral dorato. Per la man prese la giovine, per la man lo sciagurato: le parole rituali, a sposarli, ha pronunziato.

Parola Del Giorno

fuligginosa

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