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Aggiornato: 1 giugno 2025


Incontrata una fresca sorgente sopra il gias Valmiana ed attraversato un bellissimo e profumato bosco di larici, giunsi verso mezzogiorno nel piano di Vallasco. Lourousa, ma si può anche proseguire sulla sponda sud fino al gias Lacarot.

È meglio stare sedute all'ombra che zappare al sole! mormorò la vecchia Meroni, sempre più secca e gialla, mentre posava avidamente ciò che del resto facevano tutte, cercando l'unico refrigerio possibile i piedi nudi, brucenti, sulla parte umida e fresca di una zolla appena rivoltata. Fu una risataccia, poichè tutte compresero il sarcasmo.

Sorrideva, con le labbra, con gli occhi, guardando Massimo, così fresca, così luminosa di gioventù e di spirito, che egli espresse immediatamente la sua opinione. Siete una creatura incantevole disse, con un tono fra la galanteria e la verit

E passan agili coppie fugaci: corpi di giglio, spume di rosei veli, auree treccie, lenti bisbigli, carezze lente.... bellezza e musica, eterna e vana fata morgana: follia di danza, fresca esultanza di gioventù!...

Ma, sventura, sventura! Uom così degno D'amar colla sua grande anima Iddio, In fresca et

Lo vide diritto come uno stelo, così elastico che pareva pronto a scattare in corsa. La fronte era senza rughe, la bocca ancor fresca e rosea come d'una fanciulla; una pelurie lieve adombrava appena il labbro superiore, e gli occhi splendevano nel carnato olivastro. Era la giovinezza medesima, sciolta e possente, assetata d'amore. Oh, tenerezza mia! esclamò Nicla con un grido d'angoscia cocente.

Il ferito, lavatagli con acqua fresca la fronte, presto rinvenne, e fasciatogli come si potè meglio il capo, si sentì abbastanza in forze da potere tornare a piedi in collegio, dove però dovette rimanere un po' di giorni in infermeria.

Essa gli accennò graziosamente del capo, e gli sorrise: quando gli fu dinanzi, ferma, sempre diritta, gli sorrise nello stendergli la piccola mano, senza guanto, profumata e fresca come un fiore, come molti fiori: e la manina non tremava, stringeva forte.... Nora non arrossiva: continuava a sorridere fissandolo, fissandolo bene negli occhi, arditamente.

L'aria era più fresca e volavano per l'aria stormi di pellicani e di fenicotteri, volatili che mai si allontanano dalle acque. Ad un tratto il cavallo si arrestò. Tremava, rantolava, e aveva chinata la testa sul petto. Notis comprese che era agli estremi. Lo percosse coll'impugnatura dell'jatagan, ma l'animale non si mosse. Ira di Dio! bestemmiò egli furibondo. Bisogna che tu cammini!

Vi andai il 28 giugno, per Argegno. Trovai la valle così fresca e verde, l'aria così pura! Mi pareva di respirare libert

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