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Aggiornato: 31 maggio 2025
Roberto ascoltava, puntellandosi con un ginocchio sull'orlo di una poltrona e i gomiti appoggiati alla spalliera. Antonietta cantava. Egli non poteva contemplarla, udirla senza estasi e senza fremiti nei momenti in cui, nel silenzio della sua casa, essa cantava per lui solo, tranquilla, dimentica della folla, degli applausi volgari, e prodigava per lui solo i prodigi del suo ingegno.
Nè, stanca a morte, io mai conoscerò l’ebbrezza di poter morire intera. Veronetta Longhèna, tu mi piaci. Il tuo sorriso è quello delle zingare, bianco e rosso, con linee sinuose, con fremiti fugaci di sarcasmo e d’orgoglio.
Io vi amo, o bei capegli, stillanti ambrosia dal capo delle dee d'Omero, e ancora ai tempi nostri cagione di soavissimi fremiti a chiunque accarezzi le vostre morbide ciocche. Sansone ebbe nei capegli la forza; ma ogni donna è più forte di lui, perchè ne ha nei capegli la grazia e il fascino delle dolci lusinghe.
Gli occhi, nascosti nelle occhiaie profonde sotto le tettoie ossute e pelose, sembravano focolari di delinquenza. Erano in essi i guizzi del delitto che facevano passare per la schiena l'aria fredda. Tutte le volte che lo guardavo, mi obbligava a liberarmi dai fremiti che mi suscitava con degli scotimenti di spalle.
La mamma e io lo sollevammo a stento, lo adagiammo sul divano credendo ancora che si trattasse di uno svenimento, di un malessere passeggero. Infatti il corpo aveva fremiti, sussulti che illudevano. Babbo! Babbo! chiamavo quasi per destarlo, reggendogli il capo, intanto che la mamma dava gli ordini per un dottore.
Fremiti e svenevolezze, palpiti e speranze, mal simulate gelosie ed ostentate freddezze, visioni fantastiche e delusioni amare, e gioie evanescenti come guizzi di baleno che rompa la notte e la renda più cupa....
Sono nostri gli spasimi, le trafitture; i fremiti allo stringere lieve di una mano, i pallori incomposti, le convulsioni disperate. Lui distrugge la mia vita: io distruggo la sua...
Poesia! suonarono a me d'intorno i fremiti della gran lira di Dio, dalle mille e potentissime corde vibranti in ogni atomo delle cose create. Amore! Dissi sorrisi del cielo alla terra la blanda luce dei crepuscoli e l'azzurra immensit
Nei primi sessant’anni del secolo XIX, in mezzo a turbinose vicende, la storica Capitale seguì una via ascendente di progresso: debole progresso, è vero, ma reale e palpabile. Tra giuramenti di principi fedifraghi ed aspirazioni e sommosse di popoli, tra violente repressioni di governanti e fremiti sdegnosi di vittime, tra concessioni coraggiosamente reclamate e riforme ineluttabilmente imposte dal fatale incalzare degli eventi, il paese con la coscienza dell’esser suo e con la forza della sua storia acquistava dignit
Don Vincenzo Liserio venne invitato a seguirci, e avendogli comunicato il motivo del nostro ritrovo ne rimase tanto sbalordito, che continuò per tutta la strada a trattenerci colle sue interrogazioni, colle sue sorprese, co' suoi fremiti e co' suoi applausi.
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