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Aggiornato: 20 maggio 2025
Le anime avvezze fin dai primi anni alle freddezze, ai mali trattamenti, alla mancanza d'ogni affetto, alle aperte ingiustizie degli uomini e della sorte, si raccolgono in sè medesime, imparano a non chieder nulla al di fuori, e acquistano a lungo andare una padronanza di sè, che sfida ogni traversia, rende men gravi i patimenti, innalza all'eroismo, fa parer bello all'occorrenza il martirio.
Poteva essere una settimana che egli era partito, e gli Alemanni che accampavano a C..., venuti gli aiuti grossi di Lombardia, erano stati tirati indietro alla retroguardia; perchè avevano avuto sulle braccia tutti i travagli di guerra dei mesi innanzi. E la meglio parte alloggiavano in D..., dove lo sposo di Bianca aveva menata questa sua dolcezza; alla quale i giorni passati nella casa paterna, dopo le nozze, erano parsi mille anni; e i commiati presi da quelle due piagnucolone della zia e di Margherita, una noia da finirsi alla lesta, per non arrossirne. Tanto era stato il suo desiderio di allontanarsi, che non aveva manco pensato che D... era la patria di Giuliano; e giunta in quel luogo, s'era messa a tutt'agio, in casa ad una delle famiglie più riputate del castello. Riverita, ossequiata, invidiata, credeva ogni giorno di salire più in alto: e il signor Fedele che veniva a visitarla sovente, si mostrava rispettoso verso di lei, da non parere più suo padre. Lo sposo si serbava beato come il primo dì delle nozze; ma a poco a poco, le usanze del vivere diverso, e quel non avere un linguaggio da poter barattare gli affetti e i pensieri chiaramente nella dimestichezza coniugale, nocquero a Bianca; e i silenzi dolcissimi ed eloquenti da fidanzati; da marito e moglie cominciarono a parerle freddezze. S'aggiungeva che egli, per sue bisogne di soldato, era costretto a star fuori molte ore della giornata; e Bianca rimanendo sola, s'infastidiva di quella sorta di libert
Freddezze? riprese di lì a poco, quasi maravigliato d'essersi lasciato sfuggire quella parola; rancori? Ma che! continuò scrollando il capo e sorridendo, ma chi lo crede? chi ne parla più? chi se ne ricorda ancora? Le famiglie piemontesi, forse, che si vedono, per le case e per le vie, mostrarsi l'una all'altra i loro bimbi di cinque anni, che parlano il più puro e argentino toscano che si sia inteso mai, ridendone come d'una cara sorpresa e parlandone con una compiacenza non scevra d'alterezza? O le loro donne di servizio, venute dalle falde delle Alpi, che quando c'è confusione in mercato dicono che «non ci si raccapezzano?» O i rivenditori di giornali, nati sulle rive del Po, che rifanno il verso ai nuovi venuti, perchè non gridano ancora coll'accento paesano? Sogni! Interrogateli «Signore! vi risponderanno: ella ritorna molto addietro; qui son nati i nostri figliuoli e i nostri fratelli più piccoli; in questa lingua e in questo accento ci chiamarono la prima volta e ci dissero le prime parole; qui ci abbiamo amici, fidanzati, parenti; in Santa Croce c'è il nostro Alfieri; che domande la ci fa? Questa è Italia, signore! La citt
Il povero giovane, non sapeva ancora per prova che cosa fosse gelosia. Non imaginava di quali morsi orrendi sia capace questo egoismo esimio, questo desiderio violento di conservare tutta per sè la donna che si ama e di impedire che altri ce la possano togliere. La Elisa, la vergine bella e pudica, scelta dal suo cuore adolescente, della quale egli aveva creduto per un pezzo d'essere innamorato, non gli aveva fatto provar mai neppure l'ombra di quell'uragano, di quella disperazione, che sentiva in quel punto sorgere nel cuore, e pigliarvi delle proporzioni rapide e spaventose. La Elisa non gli aveva fatto provare tutt'al più che una leggera puntura dell'amor proprio, quel giorno ch'ella s'era data a civettare con Aldo Rubieri, per tentar di smoverlo dalle freddezze, che a sua volta le davano tanto dolore! E si ricordò di quella leggera velleit
Fremiti e svenevolezze, palpiti e speranze, mal simulate gelosie ed ostentate freddezze, visioni fantastiche e delusioni amare, e gioie evanescenti come guizzi di baleno che rompa la notte e la renda più cupa....
Parola Del Giorno
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