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Aggiornato: 17 giugno 2025


Strano ad udir; ma le terrene genti Hanno di vita lagrimosa, o lieta Specchi a vicenda, onde a le umane menti Nulla temer, nulla sperar si vieta. Ora io deggio narrar, che miei parenti D'Italia usciro, e dimoraro in Creta: Quì dal grembo materno a la stess'ora Con un altro fratel men venni fuora.

E si beve peggio; -borbottò fratel Giocondo, che chiudeva la marcia.

Ugo conobbi, e qual fratel l'amai, Chè l'alma avea per me piena d'amore: Dolcissimi al suo fianco anni passai, E ad alti sensi ei m'elevava il core. Scender nol vidi ad artifizi mai, E vilt

91 Andaro insieme ove del letto mosso Grifon non s'era, poi che fu ferito, che vedendo il fratel, divenne rosso; che ben stimò ch'avea il suo caso udito. E poi che motteggiando un poco adosso gli andò Aquilante, messero a partito di dare a quelli duo iusto martoro, venuti in man degli avversari loro.

SANTILLA. Tua sorella sono; e tu mio fratel sei. LIDIO. Tu sei Santilla mia? Or ti conosco: dessa sei. Oh sorella cara, da me tanto desiderata e cerca! Or son contento; or ho adempiuto il desiderio mio; or piú affanno avere non posso. SANTILLA. Deh, fratel dulcissimo! Io pur te vedo e sento. A pena creder posso che tu desso sia, vivo trovandoti ove io per morto lunga stagion te ho pianto.

Peccherei pensando mal dell'avola: cattivi figli han recato buoni ventri. Ed ecco la fine. Il Re di Napoli che mi era acerrimo nemico, prestò orecchio alle richieste del fratello mio. che in compenso del promesso omaggio e di non so quale tributo, fuori del ducato mi avrebbe egli bandito con i miei tutti e la bella Milano con ogni onore a mio fratel ceduta.

14 Ella ha ben fama d'esser forte a pare del suo Rinaldo e d'ogni paladino; ma, per quanto io ne veggo oggi, mi pare che val più del fratel, più del cugino. Come Ruggier lei sente ricordare, del vermiglio color che 'l matutino sparge per l'aria, si dipinge in faccia, e nel cor triema, e non sa che si faccia.

37 Ed Azzo, il suo fratel, lascier

14 Quando nuocer pensai più alle tue squadre, io trovo (e come sia dirò più adagio) che 'l bon Ruggier di Risa fu mio padre, tradito a torto dal fratel malvagio. Portommi in corpo mia misera madre di l

1 L'affanno di Ruggier ben veramente è sopra ogn'altro duro, acerbo e forte, di cui travaglia il corpo, e più la mente, poi che di due fuggir non può una morte; o da Rinaldo, se di lui possente fia meno, o se fia più, da la consorte: che se 'l fratel le uccide, sa ch'incorre ne l'odio suo, che più che morte aborre.

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