Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 4 giugno 2025
Guglielmo Rhedy era nativo di Gressoney-la-Trinité, dove abitava una casa sulla sinistra del torrente Lys, poco più in basso del punto donde si dipartono le due strade del Col d’Ollen verso Alagna, e della Betta Forca verso la valle di Ajaz.
FORCA. E tu vuoi che accomodiamo il nostro ventre al tuo appetito? Fa' prima l'effetto, ché poi mangierai. PANFAGO. No no; fatta la festa non è chi spazza la sala: chi ave avuto il suo intento, non si cura piú d'altro.
FILIGENIO. Dove l'hai condotto? FORCA. Egli conduce me dietro a lui, perché li son servo. FILIGENIO. Dove l'hai lasciato? FORCA. Egli ha lasciato me. FILIGENIO. Parli cosí poco, come avessi a pagar la gabella delle parole. Furfante, furfante, ben sai che ci conosciamo insieme: se non mi dici il vero, farò che muti nome, e da Forca che sei diventerai un appiccato.
PIRINO. Questi grassi lo faranno vomitar piú tosto quanto saprá di noi. FORCA. Anzi è contro il vomito, e l'ho esperimentata con voi piú volte. PIRINO. Fa' come vuoi, non ti vo' contrariare in questo; dimmi, che hai disegnato di fare? FORCA. Ascolta: io so far una polvere di carboni che, meschiata con olio e ongendone la faccia, la fará nera come un schiavo, d'un nero assai naturale.
Cappio, non vorrei ch'un altro cappio mi strangolasse. CAPPIO. Staremo sempre in festa e gioia. LARDONE. Ed io balzato in una galea. CAPPIO. Qui non ci è pericolo manco d'un filo. LARDONE. Ma d'una corda. E giá mi sento prurire il collo: come la calamita tira il ferro, cosí par che la forca mi tiri il collo molte miglia. Cappio, tu cerchi la mia rovina.
Ma alfin voi sète il padrone, vo' piú per voi che per lui. FILIGENIO. Cosí mi par di ragione. FORCA. Quanto avete detto, tutto è vero: che sta innamorato di una cortegiana, detta Melitea, che sta in poter di un ruffiano che l'ha venduta ad un dottore per cinquecento ducati; e però ne arrabbia di dolore. FILIGENIO. Dove pensa avergli? FORCA. Rubbargli a voi come meglio potrá.
«Nei secoli addietro, allorquando a migliaia a migliaia i galantuomini, o dirò meglio, gli impregiudicati, morivano di fame, un cotal Beccaria finse di intenerirsi sulla sorte degli assassini appiccati alla forca. Tutti i filosofi dell'epoca fecero eco alla nenia, e la canaglia (ciò si comprende) proclamò il Beccaria altamente benemerito della Societ
FILIGENIO. Perché, con iscusa di farmi comprar un schiavo per un vostro amico, me avete fatto comprar l'amica del mio figliuolo e fattalami condurre a casa? ALESSANDRO. Mi fo la croce; overo ciò dite per schernirmi, o forse vi movete da alcuna falsa informazione. FORCA. Vedrete, padrone, che tutto sará falsitá quanto vi è stato detto. FILIGENIO. Ed in cose di niente farmi ruffiano di mio figlio?
FORCA. Or poiché cosí rissoluto l'abbiamo, pensiamo a' mezi. PIRINO. Poiché hai mostrato tanto ingegno in questa fizione, di' ancora i mezi de' quali abbiamo a servirci. FORCA. Dove troveremo noi Panfago? PANFAGO. Come stai, Forca mio? FORCA. Per appicarti. PANFAGO. Perché tanto male? FORCA. Perché non m'aiutavi. PANFAGO. Son ito per aiutarti. FORCA. Con quel veloce córso?
Anche gli innocenti vanno alla forca! rispose il Guercio con aria di compunzione. Io non sono vostro amico? E quando mi avete voi mai veduto mancare alle promesse? Non vi buscate la miglior parte nei guadagni che faccio? Mi servo io d'altri, per rivendere quel che ho comprato.... coi miei sudori? Andate l
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca