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Aggiornato: 18 giugno 2025


Essa me ne figurava l'emblema, tanto più che mi si presentava accompagnata da un giovane marino della flotta inglese in uniforme, portando un canestro pieno d'ogni ben di Dio. Se non è questa fortuna, bramo mi si accenni a delle migliori! E fra me dissi: questo è buon augurio.

Diploma dato di Napoli il 29 novembre duodecima Ind. , pel quale si voltavano alle spese della flotta le seguenti somme promesse da citt

La flotta dei musici andò a farsi la comunione al Duomo dando luogo a diverse cantate o sinfonie» 11 luglio 1780: «flotta dei musici della Unione di S. Cecilia per il Cassaro»¹⁰⁷: donde il sospetto che non si tratti di una frottola poetica, ma di una frotta, di una moltitudine, di persone che andavano cantando un inno, una canzoncina.

Nel mese di novembre cominciò a incalzare nei provvedimenti per la flotta; e preposevi un uomo di maggior nome, Iacopo de Brusson, come si vede da' seguenti diplomi del medesimo registro. Napoli 24 novembre per l'armamento delle navi in Napoli, fog. 71, a t. Napoli 26 novembre, parecchi diplomi per le navi in Salerno, ibid. Napoli 26 novembre a Iacopo de Brusson vice ammiraglio.

All’alba dell’11 maggio la piccola flotta surse vicino alle Egadi. Quando partimmo da Quarto, Garibaldi aveva deciso di sbarcare a Porto Palo, fra Trapani e Girgenti; ma essendo presso le Egadi, seppe che le truppe borboniche avevano lasciato Marsala la notte prima, e che la flotta di re Francesco aveva preso per le coste del Levante; Garibaldi decise per Marsala.

"Questa partirebbe una prefissa notte per trovarsi sul far del giorno in vista di Musso ove accetterebbe la battaglia se la flotta nemica stesse parata in ordinanza a presentarla, o l'assalirebbe nel Porto medesimo del Castello se non ne fosse ancora uscita.

Il settario di Loiola, per quanta poca pratica avesse delle cose militari, avea capito che un assalto era stato dato dalla parte di terra al castello, e conoscendo quanta importanza avea lo stesso, come veicolo, e protezione delle comunicazioni tra la flotta ed il quartier generale, corse immediatamente dall'ammiraglio, per prevenirlo del pericolo, e sollecitarlo a non abbandonare Castellamare.

Questo fatto ruppe interamente le ordinanze della flotta ducale; per cui deviando ogni nave dalla linea in cui era stata primamente disposta, si spinse più d'appresso alle mussiane.

Alcuni battelli leggieri, su cui stavano uomini espertissimi de' luoghi, correvano a forza di remi dinanzi alle grosse navi e colle grida indiziavano il cammino ai piloti di quelle. Giunta la flotta nelle acque di Varenna, quattro navi col Brigantino e l'altre minori barelle volsero le prore verso Lecco, e i tre prefissi legni vogarono dritto a Bellaggio.

Dal vertice di Sant'Angelo, Garibaldi, con assiduo pensiero, vigilava i movimenti del nemico e meditava il passaggio del fiume per irrompere fra Capua e Gaeta, dividere l'esercito borbonico e, dimezzato, conquiderlo oggi sul Volturno, la dimane sul Garigliano. Ivi il giovine monarca delle Sicilie avrebbegli consegnata la propria spada. Così davanti al prestigio del suo nome caddero le rocche dello Stretto ed i castelli della capitale; così si dileguarono cinquantamila uomini davanti alla sua carrozza da Reggio a Salerno; così la flotta, nella rada di Napoli, ammainate le vele e addobbata, con cento e un colpo di cannone lo salutò ammiraglio e signore. Ma avuta certezza dell'intervento del re sardo, lo splendido disegno gli si scoloriva d'ora in ora. L'intervento del re doveva mutare di pianta il carattere della lotta: gl'incanti del mago di Caprera dovevano scomparire, e cessato il prodigio, la realt

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