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Aggiornato: 17 luglio 2025
Tutti gridavano: a Filippo Argenti Al fiorentino spirito bizzarro In sè medesimo si mordea co' denti ¶ Perchè di ciascuna qualit
Per la qual cosa assai nazioni mandaron giá de' loro giovani ad imprendere quello linguaggio, accioché intendesser quello e in quello sapessero e proporre e rispondere. Ma potrebbesi qui muovere un dubbio, e dire: Come sai tu che questa donna parlasse fiorentino?
Ma nessuno di questi grandi scrittori, nemmeno il Galileo, supera il Macchiavelli nella prosa. Quasi sempre più fluido, spesso più limpido del Macchiavelli non ne ha l'eloquenza, il rilievo, la sicurezza dei moti bruschi ed improvvisi. La prosa del segretario fiorentino considerata nel suo tempo è un miracolo di potenza e di originalit
Per costui la chiarezza del fiorentino idioma è dimostrata; per costui ogni bellezza di volgar parlare sotto debiti numeri è regolata; per costui la morta poesí meritamente si può dir suscitata: le quali cose, debitamente guardate, lui niuno altro nome che Dante poter degnamente avere avuto dimostreranno.
Tuccio di Credi, che precedeva di pochi passi il nuovo venuto, si tirò da un lato per lasciarlo passare. Il vecchio fiorentino entrò, strinse la mano che gli offriva il pittore, e andò a baciare in fronte la sua futura nuora. Se aveste veduto in quel punto il povero Tuccio di Credi!
Dopo ciò, messer Dardano escì, per andare in cerca di Spinello, che dipingeva allora nella chiesa di Sant'Agnolo. Vi accenno senza descriverla, che oramai s'andrebbe troppo per le lunghe, la scena commovente di quell'incontro tra il vecchio gentiluomo fiorentino e il suo protetto di via della Scala.
¹ Al romor del tracollo Che rimbombò dal tetto al fondamento, Comparve un lumicin che parea spento, Sì facea lume a stento. SONETTO del Migliorucci, barbiere fiorentino.
A Roma, non è possibile una voce originale e profonda come quella del fiorentino Giuseppe Giusti. Qua non prevale che la lirica filosofica, ch'è in gran parte un riflesso della poesia del Leopardi, e l'eco del dolore universale dell'Inghilterra e della Germania.
che averle dentro e sostener lo puzzo del villan d'Aguglion, di quel da Signa, che gia` per barattare ha l'occhio aguzzo! Se la gente ch'al mondo piu` traligna non fosse stata a Cesare noverca, ma come madre a suo figlio benigna, tal fatto e` fiorentino e cambia e merca, che si sarebbe volto a Simifonti, la` dove andava l'avolo a la cerca;
Il Gabinetto francese consigliò quello fiorentino a vegliare sulle riunioni rivoluzionarie, secondo gli accordi del trattato di settembre, e ricevette da Rattazzi l'assicurazione che esso vegliava e che non v'era nulla da temere, poichè i comitati rivoluzionarii erano deboli e privi di mezzi.
Parola Del Giorno
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