Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 4 giugno 2025
SAMIA. O Fessenio mio, ruinati semo. FESSENIO. Che c'è? di' sú. SAMIA. Pessime nuove. FESSENIO. Che? SAMIA. Li fratelli di Calandro hanno trovato Lidio tuo con Fulvia e mandato per Calandro e per li fratelli di lei, che venghino a casa per svergognarla; e forse poi uccideranno Lidio. FESSENIO. Oimè! Che cosa è questa? Oh sventurato padron mio! Lo hanno preso? SAMIA. Non giá.
FESSENIO. Tanto meglio quanto Italia è piú degna della Grecia, quanto Roma è piú nobil che Modon e quanto vaglion piú due ricchezze che una. E tutti trionferemo. LIDIO. Orsú! Andiamo a fare il tutto. FESSENIO. Spettatori, le nozze si faran domane. Chi veder le vuole non si parta. Chi 'l disagio dell'aspettare fuggir cerca a sua posta se ne vada. Qui, per ora, altro a far non se ha.
FESSENIO. Non, moccicon mio, no. CALANDRO. Dimmi: il forziero sará sí grande che io possa entrarvi tutto? FESSENIO. Mò che importa questo? Se non vi entrerai intero, ti farem di pezzi. CALANDRO. Come di pezzi? FESSENIO. Di pezzi, sí! CALANDRO. Oh! come? FESSENIO. Benissimo. CALANDRO. Di'. FESSENIO. Nol sai? CALANDRO. Non, per questa croce.
E se pur ciò fia, non m'hai tu nelle tue lezioni mostro che è gran laude morire in amore e che bel fin fa chi bene amando more? POLINICO. Orsú! Fa' pure a tuo modo e di questa bestia qui. Presto presto potresti cognoscere con tuo danno li effetti d'amore. FESSENIO. Fermati, o Polinico. Sai tu che effetti fa amore? POLINICO. Che? bestia!
POLINICO. In fine, che vuo' tu inferire? FESSENIO. Voglio inferire che tu ti accommodi al viver d'oggi. POLINICO. In che modo? FESSENIO. Allo essere inimico delle donne, come è quasi ognuno in questa corte. E però ne dici male. E iniquamente fai.
FANNIO. Rimanemo che chi prima arrivava l'altro aspettassi. LIDIO femina. Meglio è che Ruffo aspetti noi. Leviamoci di qui, perché colui che è lá non ci veda, se fusse alcuno che per ordine di Perillo me cercasse: se ben de' sua non mi pare. FESSENIO servo, CALANDRO. FESSENIO. Non potria meglio esser ordinata la cosa.
FESSENIO. Forse anche oggi; e, quando con Calandro ti vidi, a lui me ne andavo per disporlo a venire da te. FULVIA. Fallo, Fessenio mio, ché buon per te! E la vita mia te raccomando. FESSENIO. Farò tutto perché a te venga; e a lui ne vo. Resta in pace. FULVIA. In pace, eh? In guerra e in lamenti resterò io. Tu alla pace mia vai, ché a Lidio vai. FESSENIO. Addio.
Te annunzio ci capiterai male. FESSENIO. El profeta ha parlato. POLINICO. Ricordoti che l'animo virtuoso non si muove per cupiditá. FESSENIO. Né si leva per paura. POLINICO. Tu pur male fai. E sai che gli è grande arroganzia sprezzare i consigli de' savi. FESSENIO. Mentre che savio te intituli, matto ti battezzi perché tu pur sai che non è maggior pazzia che tentare quello che non può ottenersi.
E la bestia stará tanto piú carica. FESSENIO servo, SAMIA serva. FESSENIO. Onde vieni? SAMIA. Da quel negromante a chi, per la strada di lá, ella poco fa mi mandò. FESSENIO. Che dic'egli? SAMIA. Che presto verrá da lei. FESSENIO. Eh! eh! eh! Che son bubole? Io vo a trovar Lidio per obedire a quanto madonna mi commise dianzi. SAMIA. È egli in casa? FESSENIO. Sí. SAMIA. Che credi di lui?
Non sai tu che i compagni d'amore sono ira, odii, inimicizie, discordie, ruine, povertá, suspezione, inquietudine, morbi perniziosi nelli animi de' mortali? Fuggi amor; fuggi. LIDIO. Oimè! Polinico, non posso. POLINICO. Perché? FESSENIO. Per mal che Dio ti dia. LIDIO. Alla potenzia sua ogni cosa è suggetta.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca