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Aggiornato: 3 luglio 2025


Essa sorrise, e subito sedette davanti alla tastiera. E cantò. Cantò per me. Tutta la dolcezza e tutto il fervore che Dio le aveva versato nella divina voce, essa lo mise nel suo canto per me, sconosciuta, che non vedrebbe mai più, venuta da chi sa dove, a domandarle la carit

Dio buono, vi ringraziodisse Emilia con fervore. «Ora mi resta qualche speranza. Che dite mai, signorina? vorreste voi cadere nelle mani dei nemici? Non possiamo star peggio di quirispose Emilia.

Dopo le Speranze d'Italia lesse una raccolta di poesie patriottiche, del Berchet, del Foscolo, del Manzoni. Imparò a mente i cori del Conte di Carmagnola, e la sera li ripeteva tra nel silenzio del dormitorio buio, e si addormentava mormorando con fervore quei canti di guerra. Erano le sue preghiere.

Miss Dill, stanca, era seduta in un angolo oscuro; don Vincenzo, in piedi, pregava a bassa voce, leggendo il breviario. Quando Giorgio attraversò la stanza, tutte le donne gli tennero dietro cogli occhi, e quella sua figura, quel fantasma cupo del dolore, sembrò raddoppiasse il fervore delle loro preci.

«Io prego con tutto il fervore

Stava per maritare anche la figliuola a un ricco possidente di Novara, un bel partito per la figlia d'un carbonaio all'ingrosso; e siccome il cuore di Gaspare Carpigna non era chiuso ai soavi affetti della famiglia, e per la sua Isolina egli sentiva una tenerezza singolare, così si può pensare se a quel matrimonio egli si preparasse con allegria, con compiacenza, con un fervore insolito che lo ringiovaniva.

Passarono alcuni momenti di assoluto silenzio, e l'ammiraglio pregava e pregava con un fervore veramente straordinario. Poco di poi s'alzò. All'angoscia, al furore, alla disperazione era in lui successa una calma maravigliosa, solenne e tuttavia terribile. Si volse al Gritti, e, «Seguimigli disse, «le nostre spade han da incrociarsi stanotte: uno di noi due fra poco spero che sar

L’oratorio fu pronto per il giorno del primo ufficio. La cerimonia ebbe principio dopo il vespro. Una suora salì su l’organo. Subitamente dalle canne armoniche il fremito della passione si propagò in tutte le cose; tutte le fronti s’inclinarono; i turiboli diedero fumi di belgiuino; le fiammelle dei ceri palpitarono tra corone di fiori. Poi sorsero i cantici, le litanie piene di appellazioni simboliche e di supplichevole tenerezza. Come le voci salivano con forza crescente, Anna nell’immenso impeto del fervore gridò. Colpita dal prodigio, cadde supina; agitò le braccia, volle rialzarsi. Le litanie s’interruppero. Delle suore, alcune, quasi atterrite, erano rimaste un istante nell’immobilit

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