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Aggiornato: 19 giugno 2025
Se è la persona che io intendo, è dalmatina di nascita; ma suo padre viaggiava continuamente; si fermava ora in un luogo, ora in un altro.... Anche a Venezia aveva una casa.... Egli.... E Marco si arrestò, come non sapesse risolversi. Ebbene? Era di origine zingaro; guadagnò tesori in fabbricare veleni potentissimi, anche di quei veleni, che uccidono col solo olfato.... Oh mio Dio!
La signora Avory con mano carezzevole aggiustò il nastrino celeste che fermava in cima alla piccola testa il ciuffo di ricci neri. Perchè vuoi che ti turi le orecchie? chiese sorridendo. Perchè i dolci col ~pum~ mi fanno paura. E allora perchè li vuoi? Perchè mi piacciono. E perchè ti piacciono? Perchè mi fanno paura, disse Nancy, con un adorabile sorriso.
Qui si fermava qualche poco come a richiamarsi in mente alcuna cosa, poi continuava: «Però, a quel Carlo Visconti non cadde l'animo affatto, ch'egli dopo essersene stato in Francia per più d'un anno, tornò di nascosto nelle terre del Conte, e in proposito; ho sentito a narrare col
Eran dunque le 10 della sera, quando una carrozza a due cavalli si fermava davanti la porta della fruttajola Teresa. Tre uomini ne scendevano avvolti nei loro mantelli, salivano la gradinata del porticato, ed al coperto della pioggia, passeggiavano di fronte alla porta suddetta, conversando a voce sommessa, da non potersi distinguere le parole a poca distanza.
V'intendevo, io, quando stavate per commettere un altro errore e venivo da voi, e vi parlavo, vi rammentate, vi maltrattavo, talvolta! Ciò vi fermava, lo so. Ma quella volta, quella volta fatale, nulla vi arrestò, nulla poteva arrestarvi ed io che vi amava, forse, dovetti assistere alla vostra caduta.
¹ Così chiamano nell'agro romano quei ripari di legno, dove si sta al sicuro dalle offese dei bufali e dei cavalli sciolti. Il guardiano si fermava ad ogni tratto, e guardava intorno come per orizzontarsi, poi proseguiva il cammino, Curzio si fermava con esso, e con esso riprendeva la strada. Andavano e tacevano. Pareva inutile a Curzio il fare domande.
L'albergo del signor Pfaff era situato fra Splügen e Andeer, sulla via per Coira, in posizione così felice che sempre, quando la diligenza vi si fermava dinanzi, erano esclamazioni ammirative fra i viaggiatori.
Appena dentro dalle porte il giovanotto discese in fretta dall'omnibus. Non voleva farsi vedere allo stallatico in compagnia dei villani. Una volta ci si fermava e faceva gazzarra con loro; ma adesso, con una duchessina nel cuore, era diventato aristocratico.
Matilde non avrebbe saputo dire da quanto tempo dormisse o meglio fosse assopita, quando si sentì scuotere come da un interno commovimento, da un intuito instintivo che l'avvisasse d'un imminente pericolo. Si drizzò a sedere, volse intorno gli occhî spalancati, vide un uomo che entrava cautamente in camera, si fermava come incerto del da farsi.
Eccovi qui; faceva tanti mucchietti, l'uno daccanto all'altro e contava: questo a me questo a te questo a me. Poi si fermava e tornava a contare: questo a me questo a te questo a me; poi.... Basta, basta, ho capito. Ma anche col vostro conto, io non piglierei più di cinquecento lire.
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