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Aggiornato: 28 luglio 2025
Dopo altre peregrinazioni artistiche, mai sempre accompagnate dei più felici successi, il Mariani, nel 1852, venne dal municipio di Genova definitivamente nominato al posto di maestro concertatore e direttore di orchestra al teatro Carlo Felice; posto che l'egregio artista occupò fino all'ultimo, con quanto lustro di quel teatro tutti sanno. Dopo tale avvenimento, l'orchestra del Carlo Felice, se non per numero e valentia individuale di professori, potè chiamarsi la prima d'Italia per quella fusione di elementi, per quella sintesi perfetta, da cui si creano le grandi esecuzioni e gli irresistibili successi. Affezionato alla citt
Leggete com'egli descrive i grigi pennacchi dell'onda che vengono a incalzarsi, a sfioccarsi, e il suo gonfiare e suo colmo trasparente verdissimo e il concavo lenissimo e il fragore e il dibattersi delle ondine che sommuovono ciottoli, e i mille rivoletti che ridiscendono con troscie lucenti (vedi a pag. 158). La lingua, come sentite, si ripiega sotto l'urto dell'impressione e scattano fuori delle arditezze felici che piacquero di poi in libri meno significanti. Si avrebbe torto di volere in una prosa comune ciò che scoppia continuamente con impeto lirico, ciò che divaga nei mille capricci dell'ora, dell'estasi, della tristezza, dell'umorismo e si perde nelle azzurre profondit
Fu commosso il padre per la bella sorpresa, e stretta amorosamente al seno la figlia la baciò in fronte. Vedete, mio Girani, questa è la sola nostra consolazione: colle poche terre che lavoriamo, coll'umile nostra casa, con questa diletta fanciulla, siamo più felici dei signori di citt
E dormivano felici, soli, sotto quella camera. Adesso le pareva di essere seduta sulla soglia di una chiesa.
Mi parlava dei suoi progetti per il prossimo inverno, si faceva promettere tante cose, e mi assicurava che saremmo stati felici. Io stesso mi abbandonavo a crederlo. Benedetto il sorriso del dolore, benedette le povere lusinghe della sventura! All'improvviso Clelia si sentì venir meno. Tu soffri? le domandai.
Forse, disse Beatrice Albano, incrociando le mani sulle ginocchia. Ma siete stati felici? Per quanto è possibile, felici. Poco felici, allora? Come tu vuoi. Giudica: due creature che si adorano, che s'intendono perfettamente, che vivono in un'armonia completa, che credono all'amore, che credono nella vita.... giudica. E che mi raccontavi di tristezze?
La sala si popola di forestieri, di comitive ciarliere o taciturne; bisogna essere felici a bassa voce, perchè della tranquilla gioia non esali nulla, non si perda un bricciolo.
Pensaci, disse. Pensa che saremo tanto felici.... La mamma perdoner
«Sarete contento? Mi bacerete con gratitudine le bianche mani abbandonate? Saremo semplici, e assurdi, e felici? bisogner
Dicono... Non dicono nulla... Cioè!.... qualcuno dice che sei un pazzo... Niente di meglio per vivere felici che essere creduti pazzi dal prossimo... Gi
Parola Del Giorno
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