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Aggiornato: 8 giugno 2025
Haec est quaedam tranlatio de lingua persica in lingua latina seu italica, cuiusdam literae magni et potentissimi Assanbech, directe ill. dominationi venetiarum, translata de dictis linguis vid. arabica et persica in idiomate italico, de mandato spectabilis domini Christophori de Calle, honor. consulis mercatorum venetorum in civitate Caffe.
A causa della presa di Dôle fu necessario che le nostre truppe, eseguendo nuovi movimenti, occupassero le posizioni situate al Sud Est di Digione, posizioni fino allora sguernite. La brigata Menotti traversò la citt
Nec etiam deerit quæstio Parisiensi propemodum exarata stylo, in qua de Præsensionibus genethliacis, deque omni eiusmodi vanitate disputatur, libellum quoque eodem pene stylo edidimus, tempore dissidii in Iulium Pontificem concitati: quo per conclusiones seu mavis speculationes aut theoremata nuncupare, de suprema authoritate differebatur: titulus est resolutio potestatis ecclesiasticæ, sed ei manum extremam nondum indidimus.
Deh! saggia ninfa, dimmi per mercede, risposi a lei dove 'l mio ben cavalca? Perché fra voi questo altercar procede? perché tanto di tempo mi diffalca? Quella sen fugge e tuttavia non cessa, onde non spero mai piú veder essa. «Consilio, non impetu opus est». CUR.
Un giorno, in giardino, Clarissa si dondolava nell'amaca fingendo di leggere, quando Aldo si avvicinò e le sedette accanto. Clarissa, ho venticinque anni. ~Vlan! ça y est~. disse lei; e il libro le cadde dalle mani. Sentì un dolore sordo nel cuore; le sue narici impallidirono mentre solo le sovrapposte rose delle guancie continuavano a fiorire inconscie d'ogni emozione.
Gran Paradiso m. 4061: Prima ascensione notturna 25 gennaio 1891 Dente di Sciora m. 3235: Prima ascensione 4 giugno 1893 Cima di Rosso m. 3362 per la parete Nord 8 Id. 1893 Pizzo Torrone Occidentale m. 3297 per la parete Nord 10 Id. 1893 Colle di Castello dal Nord 12 Id. 1893 Cima di Castello m. 3402 dal Nord 12 Id. 1893 Piz Badile m. 3307 per la cresta Est 19 Id. 1893
Egli aveva gli occhi strambi e fisi al suolo, i capelli bianchi, rari ed irti, la barba scomposta come la tunica cenerina. Rossa stola gli cingeva la fronte, pallidissimo aveva il colore. Egli arriva innanzi al papa dei becchi, sta un momento a pensare, poi batte del piede la terra, e sclama: Est necesse virga Iessæ!
PRUDENZIO. Taci, se non vòi ch'io ti trasverberi con quell'ense. REPETITORE. In fine, non est ordo ch'io possa trovar el famulo acciò che, per letificazione del maestro, potessi conclamare dinanzi la casa della dignissima sua Livia.
E ciò solo avviene ché li uomini sono inimicissimi delle virtú e delle Muse del castalio e pegaseo fonte; e, come li arieti o li irconi, con li corii aurati viveno, ché «sine doctrina vita est quasi mortis imago»; ed hanno sí la virtú conculcata che solo alle crapule attendono e incumbunt a rubare, a soppeditare el prossimo con mille versuzie e doli.
E così, da est procedendo verso ovest percorrendo la cresta spartiacque fra le valli della Dora Baltea e quelle dell'Orco, si incontrano: La Punta Lavina , la Grand'Arolla , la Punta Sengie , la Punta Ondezzana , il Grand St.-Pierre .
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