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Aggiornato: 26 giugno 2025


Quando si riflette che questo editto è uscito dalla penna del più convinto nemico che abbia avuto il Cristianesimo, non è possibile non vedervi un esempio di moderazione e di padronanza delle passioni. Il vescovo Giorgio doveva essere doppiamente odioso a Giuliano, e come cristiano intollerante, e come amico e confidente di Costanzo. Pertanto la sommossa degli Alessandrini poteva esser considerata da lui come una prova di zelo e di devozione, come la dimostrazione più solenne del favore che la restaurazione, da lui iniziata, trovava nella capitale del commercio e del pensiero d’Oriente. Ma Giuliano, fedele al suo programma, non vuole sangue, violenze, turbolenze. Egli, certo, non permetteva la violenza dei Cristiani che correvano a perseguitare chi non credeva ciò che essi credevano, ma non permetteva nemmeno la violenza dei Pagani che da stessi si facevano giustizia. L’ordine nella tolleranza reciproca era il suo programma, ed egli ancor s’illudeva che il Paganesimo avesse in tanta forza d’attrazione che, riposto nella libert

¹⁶⁶ Editto di D. M. P. Cusani ecc. in data dell’11 ottobre 1755. In Palermo MDCCLV, Stamperia Valenza.

D. Marcello Papiniano Cusani Arciv. di Palermo per occasione di un Editto da lui pubblicato agli 11 di Ottobre del 1755: per cui si vietano i regali delle monache ai confessori: gli abusi intollerabili nelle occasioni de’ Monacati e Professioni delle medesime: e l’accesso dei Regolari ai loro monisteri senza la licenza dell’Ordinario: che serve di confutazione ai voti de’ PP. B. Piazza, Fr.

Il mormorare de' giovani era stato acquetato da promesse continue, non attese mai: il linguaggio severo della stampa, represso da un editto del 12 febbrajo «minacciante condanna finanziaria o di prigione ai venditori di scritti capaci di nuocere alle relazioni di pace e amicizia esistenti coi Governi stranieri

Cola di Rienzo aveva un tempo emesso un editto simile, quando aveva proclamate nulle le donazioni fatte dagl'Imperatori tutti, fin dal tempo di Costantino, che ritornavano di diritto al popolo e al Senato romano.

In seguito alla lotta d'investitura, questo stesso papa Pasquale fu fatto prigioniero da Arrigo V e, cedendo alla forza, promulgò un editto con cui veniva riconosciuto all'imperatore il diritto d'investitura.

Cinquant’anni dopo l’eccidio di Gerusalemme, la monarchia babilonese fu soggiogata da Ciro re dei Persiani, il quale nel primo anno del suo regno pubblicò un editto col quale permise agli Ebrei di ritornare nella loro patria, e riedificarvi il Tempio. Fece anco restituire una parte dei vasi sacri gi

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