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Aggiornato: 19 giugno 2025


Oh, corpo de diana ella diceva al fratello vorrei anche vedere che ti trattassero con mala grazia. Io risponderei: Lustrissimi, credono che a vogare in regata sia lo stesso che a starsene lunghi distesi con la pancia in giù sui cuscini d'una bissona?... Eh, non ho peli sulla lingua io.... Tita s'impazientiva. I rimproveri dei padroni sono il meno... È l'amor proprio.

Giuliana anche dormiva, ma con la testa abbandonata alla spalliera, con le mani posate lungo i bracciuoli. I suoi lineamenti s'erano come distesi nella dolcezza del sonno; ma la sua bocca conservava una piega triste, un'ombra d'afflizione: socchiusa, mostrava un poco della gengiva esangue; ma alla radice del naso, tra i sopraccigli, rimaneva il piccolo solco scavato dal grande dolore. E la fronte era madida: una stilla rigava lenta una tempia. E le mani, più bianche della mussolina da cui escivano, parevano confessare con la loro posa esse sole una immensa stanchezza. Su nessuna di queste spirituali apparenze io mi fermai come sul grembo che conteneva ormai l'essere gi

Un istante dopo Abd-el-Kerim e i guerrieri uscivano dal tugul di Mohammed ed entravano in quello dei prigionieri, sotto il quale, distesi per terra, strettamente legati, tremanti di spavento e d'angoscia stavano i tre egiziani. Vedendo Abd-el-Kerim, uno di essi, il meno maltrattato, si alzò penosamente sulle ginocchia interrogandolo con uno sguardo lagrimoso. Siamo perduti, rispose l'arabo.

Essi piazzarono le loro vedette dietro un muricciolo, e poi si buttarono distesi nel campo, come loro era stato ordinato; I Cacciatori di Marsala presero posizione sulla loro destra sempre dietro quel piccolo muro che cingeva quelle coltivazioni: In faccia dietro le case eravi una fitta boscaglia.

ne’ piedi e ne le man legati e presi; e quanto fia piacer del giusto Sire, tanto staremo immobili e distesi». Io m’era inginocchiato e volea dire; ma com’ io cominciai ed el s’accorse, solo ascoltando, del mio reverire, «Qual cagion», disse, «in giù così ti torse?». E io a lui: «Per vostra dignitate mia coscïenza dritto mi rimorse».

Quindi molti abbreviatori, ed anche scrittori distesi di nostre storie, fuggon su tali complicazioni ingrate. A noi pare accennarle, perché sono il carattere principale dell'etá; e perché la noia stessa dello scriverle e del leggerle ci fará meglio entrare nella miseria di coloro che le soffrirono.

ne' piedi e ne le man legati e presi; e quanto fia piacer del giusto Sire, tanto staremo immobili e distesi>>. Io m'era inginocchiato e volea dire; ma com' io cominciai ed el s'accorse, solo ascoltando, del mio reverire, <<Qual cagion>>, disse, <<in giu` cosi` ti torse?>>. E io a lui: <<Per vostra dignitate mia cosciienza dritto mi rimorse>>.

Ricordo la terrazza ove scorrevano le nostre belle sere, sotto l'azzurro, entro l'azzurro odoroso delle glicine, tra il gonfiarsi e lo sbattere dei panni multicolori distesi sulle corde e che sembravano vivere a un tratto la vita ardente e gioiosa delle vele sul mare!... Gonfi di vento, i panni multicolori volevano forse rapire a volo la terrazza e invitarmi a fuggire vagando via pel rosato cielo della sera!

LAMPRIDIO. Mastica, mira se è sciocco: non ha voluto venir all'esperienza dell'armi con me. MASTICA. Anzi è savio, ché ha voluto prima credere che provare. LAMPRIDIO. Andiam per i fatti nostri. MASTICA. Andiamo. Ecco mi vedrò le vene gonfie, i nervi distesi, allisciarsi la pelle della mia pancia che pareva la faccia della bisavola mia. TRASILOGO. Son partiti, Squadra. SQUADRA. , sono.

Davanti alla chiesa stanno altri gruppi seduti o distesi sulla nuda terra, mentre nuovi pellegrini arrivano ancora. Si succedono senza posa durante il giorno, e nella notte che precede la festa, e l'accento solenne dell'inno latino rompe il silenzio, mentre sulla piccola citt

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