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Aggiornato: 21 ottobre 2025
In cima alla scalinata si fermò, guardandosi dintorno. Era un chiaro crepuscolo di giugno. L
Alda di San Ginesio si curava poco del volgo profano che le stava dintorno e lo lasciava scorgere senza un ritegno al mondo. Tale per fermo dovette parere la regina di Cartagine a Jarba, quando costui, alla dimanda, del suo confidente: «Qual ti sembra, o signore?» rispose ammirato il suo metastasiano: «Superba e bella». Difatti, ella era superba.
Povere case!... Io vagolo A voi dintorno. È notte. E l'ombre dalle fiaccole Rosseggianti son rotte; E, somiglianti ai demoni Cui l'eccidio conduce, I pïonieri nereggiano Sugli sprazzi di luce. Ed io penso alla storia Delle mura cadenti; Ai drammi, alle commedie, Agli idilii innocenti Che si ordiron per secoli Nelle piccole stanze Ed impressero un marchio Sulle umane sembianze.
E tutti ridevano in coro. Io entrai, ordinai all'oste il vino migliore, e mi sedetti sorridendo tranquillamente, come un idiota che non capisce nulla di quanto gli succede dintorno. Via da bravo, non faccia il gnorri.... tutti abbiamo cara la nostra pelle.... Ma di che cosa si tratta? io chiesi.
Purgatorio · Canto XIII Noi eravamo al sommo de la scala, dove secondamente si risega lo monte che salendo altrui dismala. Ivi così una cornice lega dintorno il poggio, come la primaia; se non che l’arco suo più tosto piega. Ombra non lì è né segno che si paia: parsi la ripa e parsi la via schietta col livido color de la petraia.
Cadrai, rovina inutile, al mio piede, Come un balocco infranto. A me dintorno la citt
Diciotto insegne tremolando al vento Lo squadron folto in trapassar discioglie; A se dintorno cinque volte cento Ciascuna insegna di pedon raccoglie. Guidagli Ebreno; ei gi
Purgatorio · Canto XIII Noi eravamo al sommo de la scala, dove secondamente si risega lo monte che salendo altrui dismala. Ivi così una cornice lega dintorno il poggio, come la primaia; se non che l’arco suo più tosto piega. Ombra non lì è né segno che si paia: parsi la ripa e parsi la via schietta col livido color de la petraia.
Omai dintorno a questo consistorio puoi contemplare assai, se le parole mie son ricolte, sanz’ altro aiutorio. Ma perché ’n terra per le vostre scole si legge che l’angelica natura è tal, che ’ntende e si ricorda e vole, ancor dirò, perché tu veggi pura la verit
Allor surse a la vista scoperchiata un’ombra, lungo questa, infino al mento: credo che s’era in ginocchie levata. Dintorno mi guardò, come talento avesse di veder s’altri era meco; e poi che ’l sospecciar fu tutto spento, piangendo disse: «Se per questo cieco carcere vai per altezza d’ingegno, mio figlio ov’ è? e perché non è teco?».
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