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Aggiornato: 6 giugno 2025
Sorgono forse i demoni sterminatori della febbre dal lago stesso?... Chi lo crederebbe, quando dalle alture, presso Bracciano, si scorge questo specchio azzurro e porporino?...
«Oh! si persuada? proseguiva don Marco pigliando a braccetto il pievano, cui l'assentire dei suoi parrocchiani toglieva l'ardire: e tirandolo via verso la salita del castello gli andava dicendo: «ai demoni e ai malefici, si crede meno di quel che pare; per carit
E che nella persona del re fosse la possanza di contrastare a siffatti dèmoni lo vediamo in vari luoghi del dramma; specialmente quando gli anacoreti invocano il soccorso di lui, e quando lo stesso dio Indra manda lui a combattere contro i dèmoni «Danavas». Vedas sono i quattro libri del codice sacro degli indiani. «Curuvaca», pruno, quasi sempre fiorito.
Infatti sarebbe stato meglio. Tu mi sembri alquanto triste, Federico. Come posso essere lieto? Mi trovo in una situazione imbrogliatissima. Questi parenti, questo riconoscimento, donna Livia, il duca, mia moglie... son tormentato da mille demoni. Datti pace; gi
O Gesù! e con spronate furiose Ugo lancia il cavallo... In quale direzione? Pareva che cento demoni strappassero il freno all'animale, perchè era tormentato innanzi, indietro, a destra, a sinistra, come una cosa pazza. Qui tutto è perduto! ripeteva il cavaliero straziatissimo le parole di Bonifacio. Ed io voglio vittoria! Fugge il messere!
E, se questi cotali non fossero piú religiosi o piú dilicati, che stati sieno i santi dottori, essi ritroverebbero questo cibo, il quale dicono de' demòni, non solamente non essere stato gittato via o messo nel fuoco, come alcuni per avventura vorrebbono, ma essere stato con diligenzia servato, trattato e gustato da Fulgenzio, dottore e pontefice cattolico, sí come appare in quello libro, il quale esso appella delle Mitologiae, da lui con elegantissimo stilo scritto, esponendo le favole de' poeti.
Di' pur: come si fará ora? SAMIA. Lo spirito lo rifará maschio. Vengo dal negromante che m'ha data questa polizza ch'io la porti a Fulvia. FESSENIO. Lassamela leggere. SAMIA. Oimè! non fare, ché forse te ne avverria qualche male. FESSENIO. S'io dovesse cascar morto, vedere la voglio. SAMIA. Guarda, Fessenio, quel che fai. Le son cose da demoni. FESSENIO. Non mi dá noia. Mostra pur qua.
L'uno dice: oggi ancora lo faccio; l'altro: domani, ecc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Per ordine di Lucifero i demoni partono con grida orribili. La loro opera si vede presto nella persecuzione del santo uomo, specialmente per parte dei Minori di Santa Croce, che gli interrompono in ogni modo la predica, aizzando il popolo contro di lui.
E per questo credo che non ce ne siano più sulla terra, e quando sento dire: Guardatevi dal passare di notte in quel tal luogo perchè ci sono i demoni, ci vado subito, ci passo io per il primo, perchè so che i demoni sono uomini, e io con un buon cavallo tra le ginocchia e un buon fucile nel pugno, non ho paura di nessuno.
Avevano tutte e due le ali ai piedi come se si trattasse di inseguire qualche persona più che importante. Chi può essere mai questo fantasma, si chiedeva Hassarn. Che sia qualche capo di ribelli? In quell'istante Abd-el-Kerim, che camminava innanzi, tornò ad arrestarsi, urtando bruscamente il turco che gli veniva dietro. Fermati, per mille demoni! esclamò egli con voce alterata.
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