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Aggiornato: 7 maggio 2025


«Ma signor pievano! interrompeva don Marco, che stanco com'era, arrivava un po' dopo degli altri: che parla di malefici, di esorcismi... di diavolo...? Ho visto questa fanciulla a piè d'una croce costaggiù, e lei insegna che il diavolo fugge dalla croce....! «È vero.... l'abbiamo sin per proverbio.... fuggire come il diavolo dalla croce....! dicevano gli astanti.

«Oh! si persuada? proseguiva don Marco pigliando a braccetto il pievano, cui l'assentire dei suoi parrocchiani toglieva l'ardire: e tirandolo via verso la salita del castello gli andava dicendo: «ai demoni e ai malefici, si crede meno di quel che pare; per carit

La signora Maddalena scendeva da una camera, vicina alla sua, dove aveva posta Tecla a dormire; e fattosi incontro al prete gli chiese: «Ebbene, che diceva il pievano? «Il pievano? Parlò di malìe, di malefici, di diavoli...; voleva che Tecla gli fosse menata domattina per esorcizzarla....

Mille pendono dalle forche che non han fatti tanti malefici come tu; tutti li abbiamo caricati sopra di te. ASTROLOGO. Ed io posso sopportar tal carico? RONCA. Lo sopportarai maggiore quando il boia ti caricará sopra le spalle! ASTROLOGO. A te, a te! E non mi volete dar almeno qualche cosa?

E mia madre sorridendo strinse tra l'indice e il pollice le papille su quel petto delicato che chiudeva la vita tenace degli esseri malefici. Amore, amore, amore della nonna! ella ripeteva, vellicando con un dito il mento del bambino che non sapeva ridere.

Dalle infirmitá nascono i rimedi, da' malefici le leggi e da' disordini i migliori ordini. TEODOSIO. Come si correggerá tanta pazzia e temeritá d'un giovane? FILASTORGO. Col senno e con la prudenza di vecchi. PROTODIDASCALO. Optime quidem, congrua risposta. TEODOSIO. Indegno d'un uom da bene. FILASTORGO. Convenevole ad un amante. TEODOSIO. Ará tolto l'onor alla vergine.

Anne-Marie sedeva rincantucciata e zitta in fondo alla carrozza, e s'addormentava. Nancy si mordeva le labbra per non piangere. Di fuori Bemolle, seduto a cassetta, ruminava neri pensieri e scagliava mentalmente sull'impresario dei sortilegi malefici che nel suo paese da più secoli si ritenevano infallibili. Questo durò un mese.

LAMPRIDIO. E quando si scoprisse, non saremo uomini da fugir di Napoli, di Roma e tutto il mondo? PROTODIDASCALO. Il medesimo dicono i malefici e facinorosi, e senza avedersene si trovano il carnefice sugli umeri, alle tergora. LAMPRIDIO. Se tutti avessimo il gastigo de' peccati che facciamo, non si trovarebbono tante fune per far tanti capestri. PROTODIDASCALO. Forse a coloro favorisce la sorte.

Nel tuo seno sono convenuti, è vero, i due genii malefici all'umanit

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