Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 26 giugno 2025
Gli aragonesi, rimasti liberi per la pace del 1303 tra i re di Sicilia e di Puglia, formarono fin d'allora una numerosa compagnia, che fu detta con parola araba degli «almogavari»; ma questi non piombarono sull'Italia, furono a guerreggiare, pirateggiare, conquistare e perdersi tra latini e greci dell'imperio orientale.
E questo secolo è pur quello dell'imperio straziato dalle contese militari, e della coltura antica risolutamente precipitante; ondeché in esso giá si può dire asserita la superioritá, la vittoria della coltura nuova. Tanto piú nel secolo seguente e quarto, che fu quello di Costantino, e della Chiesa trionfante nello Stato, ma straziata dall'eresia ariana e da parecchie altre.
Trattò co' parti ed abbandonò tutte le conquiste asiatiche incominciate dal padre. Buon ordinatore, buon amministratore anch'egli; piú che mai splendido, ma forse giá men buon gustaio in arti e monumenti; gran viaggiatore in tutte le parti dell'imperio, fu in complesso principe buono dopo un grande.
Dovette accrescere i tributi; abolí le accuse di maestá, ributtò i delatori; fu buon principe; guerreggiò co' batavi risollevati tra le ultime contese dell'imperio; co' giudei sollevati, a cui Tito distrusse Gerusalemme ; co' britanni e co' caledoni vinti da Agricola; ridusse o confermò a province Rodi, Samo, Licia, Tracia, Cilicia e Comagene.
Non v'è mezzo: o bisogna sacrificar la difesa delle conquiste e dell'imperio dei nostri maggiori, o bisogna sacrificar la difesa de' migliori e piú certi principi della presente civiltá: tutti quelli principalmente, su cui si fondano i diritti, i doveri dell'indipendenza.
Fu tale non soltanto speculando, ma scrivendo; che è forse troppo per chi ha l'ufficio del fare, superiore a quello dello scrivere. Lucio Vero fu dissoluto. È incontrastabile: due de' maggiori danni dell'imperio, il trono diviso e lo stanziamento de' barbari, furono inventati innocentemente dal principe filosofo. Premorto Vero, morí Marco Aurelio nel 180; lasciò l'imperio al figliuolo Commodo.
Solo signor dell'imperio, solo augusto, non solamente fece augusto e pari suo Massimiano, ma in breve aggiunse a sé ed al socio due cesari, o successori designati, Valerio e Costanzio Cloro.
Ma sorsero dai frantumi nuove leghe, nuovi duci di genti, che furono i definitivi distruggitori dell'imperio.
Di questi denari 84 facevano in peso una libbra romana, cioè sette all'oncia; e tali furono battuti anche nel consolato di Cicerone e sino a' tempi d'Augusto e di Tiberio : ma dipoi a poco a poco furono diminuiti, riducendosi prima ad otto all'oncia, all'uso de' greci, che d'una dramma l'uno li fecero; e successivamente diminuendoli, conforme l'avarizia cresceva e le buone leggi del governo nella decadenza dell'imperio s'andavano perdendo.
E tutto un altro secolo durò, crebbe, soffrí questa societá religiosa che taluni osan chiamare setta filosofica o politica, ma che fu tutto all'opposto; non filosofica, posciaché, imponendo dommi e virtú asprissime alla natura umana, conquistò pure quelle moltitudini dove niuna filosofia riuscí mai a penetrare; e non politica nemmeno, posciaché appunto diventò moltitudine e pluralitá di cittadini, senza entrar una volta nelle contese, nelle congiure, ne' tumulti, nelle turpitudini dell'imperio.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca