Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 12 settembre 2025
Il celebre tenore Rubini va debitore del suo più luminoso successo ad una cabaletta di quest'ultima opera; cabaletta che anche oggigiorno si ripete nei concerti da qualche artista privilegiato e che ebbe l'onore di parecchie trascrizioni felicissime.
Nelle prime ore d’una uggiosa giornata, si presenta torvo in viso al suo nobile debitore, il quale dormiva tuttavia la grossa. «Eccellenza, gli dice con aria di mistero e di disperazione, stanotte, tentato dal mio maligno genio, ho giocato, e perduto dugent’onze. Io non ho come pagarle...; vengo da V. E., non a riscuotere il mio credito, ma ad implorare un aiuto...».
Aspettava certi denari da un tale che era debitore di suo padre, ma che faceva orecchi da mercante. Per colmo di sventura, da due mesi gli si era inaridita quella scarsa vena di guadagno che egli ritraeva dal bottegaio, a cui teneva i libri. Una sera, andando dal suo Creso per la consueta bisogna, il povero giovine aveva ricevuto il suo congedo.
E poi, che cosa gli avevano detto quelle labbra di corallo? Parole cortesi, ma nulla di particolare, nulla che gli dimostrasse aver ella sentito la presenza di un amore profondo, veemente. Strana logica degli innamorati! Dopo essersi chiarito scontento di sè, riusciva scontento di lei. Avrebbe voluto che ella avesse indovinato su due piedi l'amor suo; ma in che modo? S'era egli mai fatto innanzi? O poteva ella vederlo sul belvedere dell'Acquasola, quando egli stava le ore intiere amorosamente speculando i comignoli del palazzo Vivaldi? O poteva in teatro avvedersi dell'affetto di un uomo, il quale non la guardava mai? E poteva intendere che quel suo continuo girar degli occhi, in aria di sbadataggine, era un sottile accorgimento adoperato per veder lei? E in quella sera stessa, vedendolo e parlandogli per la prima volta, che poteva dirgli di più, se egli era rimasto così senza parole? Che cosa concedergli, se egli non aveva chiesto nulla? Quel poco che aveva ottenuto, egli non l'aveva neppur guadagnato con la sua fatica; ne era debitore all'amicizia, al fare spigliato e gaio dell'ottimo Cig
Così quel che c'era di sconnesso, d'oscuro nelle idee di Roberto andava via via riordinandosi e prendendo forma e colore per effetto della memoria che si risvegliava, o per le induzioni d'un facile raziocinio. Egli capiva ormai perchè Odoardo e Maria gli fossero vicini, e il cuore gli diceva ch'era debitore a loro della sua salvezza.
Me ne avete dato tante prove! rispose il giovine pittore. Senza il vostro aiuto, che sarei? Mi conoscerebbero, forse, a Firenze? Non parliamo di ciò; disse il vecchio gentiluomo, dandovi sulla voce. È debito d'un cavaliere che ami la patria, promuovere con ogni sforzo tutto ciò che le torni ad onore. E in questo io sono ancora il vostro debitore. Spinello s'inchinò, arrossendo.
Signora mia, il debitore si scorda facilmente la cifra de' suoi debiti, ma al creditore la cifra resta sempre impressa nella memoria. Ma, perdonate, non mi prestaste voi diecimila scudi?
Perchè a chi manca il sentimento del bello, non manca l'orgoglio nazionale, e chi non sente neppur questo, sente almeno l'orgoglio suo, e gode nel profondo dell'anima quando non foss'altri che un sagrestano, all'udirgli dire: nacqui in Italia... gli sorride e si rallegra; e di quel sorriso e del suo godimento ei va debitore ai grandi nomi che non gli toccavan l'anima prima di uscir dai confini del suo paese.
«Proprio come un debitore che dicesse al creditore: non darmi noia! Bravo! «Via, signor pievano, non vada in collera! In faccia a questa bella natura che si risveglia, in questi giorni di vera risurrezione, facciamo come gli uccelli; li sente? Cantano d'amore e d'accordo che è un desio. E in quest'inno che si diffonde dalla terra al cielo, non ci capisce nulla, lei?
E cosí il debitore sará tenuto pagare con tant'altre monete simili di lega o della piú accosta, che in esse vi sia altrotanto di fino argento quanto n'era in quelle al tempo del contratto; e non si dee aver riguardo al numero delle lire, soldi e denari, col quale si spendono di presente. Ottava.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca