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Aggiornato: 14 maggio 2025


10 Le Ferrarese mie qui sono, e quelle de la corte d'Urbino; e riconosco quelle di Mantua, e quante donne belle ha Lombardia, quante il paese tosco. Il cavallier che tra lor viene, e ch'elle onoran , s'io non ho l'occhio losco, da la luce offuscato de' bei volti, è 'l gran lume aretin, l'Unico Accolti.

E i frati gli erano tutti intorno, un po' per vedere i suoi tratti di matita, un po' per contemplare quel grazioso profilo di monachino, che somigliava tanto a quello d'una bella ragazza. Bene, bravo, stupendo! erano le parole con cui essi incoraggiavano il pittore. Metto pegno che Raffaello d'Urbino non ebbe tante lodi dai personaggi che andavano nel suo studio, a vederlo lavorare.

Erano giunti alla loggia dove stanno le scene del Vecchio Testamento, dipinte dalla mano di Raffaello d'Urbino, e da quella passavano nell'atrio vicino, quando all'improvviso apparve una donna, la quale, resistendo alle guardie, e trapassando lo stuolo dei cortigiani, venne a genuflettersi innanzi al Papa.

Per l'antico viale de l'Aurora.... Disegno di ONORATO CARLANDI. Per l'antico viale de l'Aurora, mentre i cipressi dormono al mattino, o nova principessa di Piombino, tu passi; e a te d'intorno il vento odora. Vive d'intorno a te la grande flora ludovisia crescendo a 'l sol latino, bionda Napea di Rafael d'Urbino, ne la beatitudine de l'ora.

"Da allora n'ho provati di angosce e di rimorsi! "Sono stato un vigliacco! Quando il Duca d'Urbino, "Dopo l'jus primae noctis, sorridendo, il mattino "A me t'ha rimandata, io dovevo tacere, "O ucciderlo... od uccidermi! Quando il tristo messere "Io di spacciar tentai per vendicarmi, invano "Io raccolsi il coraggio in codesta mia mano!

Macchiavelli andò due volte al campo della Lega per conto della Signoria, e ne tornò sconfortato: tutto andava a rifascio. Firenze esposta ai primi colpi poteva essere da un giorno all'altro presa e saccheggiata. Intanto gli imperiali comandati dal Borbone, congiuntisi ai lanzichenecchi avanzavano su Bologna: il duca di Ferrara, il grande artigliere d'allora, sempre minacciato dalla politica assorbente del papato li spalleggiava. Firenze abbandonata dal papa, che trattava coll'imperatore, mandava di nuovo Macchiavelli al Guicciardini; il quale non riuscendo a smovere il duca d'Urbino dal proposito timido o traditore di non attaccare gl'imperiali, promise di accorrere al primo pericolo della patria colle genti del papa, anche malgrado la volont

Abbiamo attraversato alte sale a vôlta e file di stanze, piene di mobili roccocò e moderni e specialmente di armadi parigini, in legno scolpito. Questi ambienti sono tetri e poco adatti ad essere abitati; soltanto la veduta sul lago, dalle profonde finestre, è bella. In generale le esigenze della nostra vita moderna sono così differenti da quelle della vita feudale, come le ville Doria Pamphili o Albani, da questo castello Orsini. In esso poteva sentirsi a suo agio solo una famiglia baronale che trincerava dietro spesse muraglie di pietra i suoi privilegi e le sue barbare passioni, mentre lo sciame dei vassalli devoti e dei servi schiavi obbediva al cenno del padrone, garantito dalle loro sostanze e dalla loro vita. Soltanto ambiziosi pensieri di dominio, di potenza e di guerra potevano agitarsi entro queste mura; la voce della grazia e della musa risuonava qui assai raramente. Ben diverso era il principesco castello d'Urbino, il più bel monumento del rinascimento in Italia, della stessa epoca. Me ne sono ricordato a Bracciano. Col

V'è Francesco Gonzaga, abandona le sue vestigie il figlio Federico; ed ha il cognato e il genero vicino, quel di Ferrara, e quel duca d'Urbino. 50 De l'un di questi il figlio Guidobaldo non vuol che 'l padre o ch'altri a dietro il metta. Con Otobon dal Flisco, Sinibaldo caccia la fera, e van di pari in fretta.

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