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Aggiornato: 3 luglio 2025
La Nena diede un urlo e il Frascolini fu scosso dall'espressione strana di sgomento, di dolore, d'ira, che apparve su quel volto contratto. Allora, per vincere l'inquietudine da cui si sentiva dominato, si pose a gridare, a urlare a sua volta, col braccio teso, col pugno chiuso; pareva volesse percuotere un'immagine odiata ch'egli si vedeva ritta dinanzi.
Non senti contorcersi irosi, a te intorno i vendicativi fogliami che il Sole feroce martirizzò tutto il giorno coi suoi pugnali di fuoco? Come te le foreste, esasperate d'ira malvagia, si vanno accanendo in sussulti terribili, per graffiar, mentre passano, le nubi grevi e panciute, di porpora.
Giorgio, dopo essersi spogliato dell'abito, s'era messo a caricare il suo remontoir; ma, accompagnando ogni giro con un movimento nervoso delle dita, terminò a questo punto d'ira crescente, col rompere la molla.
Gli occhi del presidente sfavillarono d'ira; rimase come incerto, poi soggiunse: Non ho bene intesa la vostra risposta, monsignore. Io vi ho chiesto se credete Monti e Tognetti meritevoli di morte. Il vecchio levò lentamente il capo, fissò i suoi occhi bianchi e quasi velati in faccia al presidente, e ripetè con maggior forza: No!
E quest'idea lo tormentava; attirava dal profondo dell'anima sua un nembo d'ira e di collera, che gli veniva offuscando la ragione.
Termo appellossi, e di gran spada armato Su per le mura sanguinose, immonde, Ei percosse ad Ircano il manco lato, E caccia il ferro, dove il fiel s'asconde. Ratto quei sovra il suol cade gelato, E de la piaga fuor sangue diffonde, E mentre afflitto in sul morir sospira, Pur trabocca dal fiele un fonte d'ira.
22 Dove passato era il piccol drappello, di chiara fama eternamente degno, per lunga riga era rimaso quello al mondo sempre memorabil segno. Carlo mirando va il crudel macello, maraviglioso, e pien d'ira e di sdegno, come alcun, in cui danno il fulgur venne, cerca per casa ogni sentier che tenne.
«Conseguíta la vittoria, fuggivano Ghino, e Rogiero, e i compagni; io mi levai súbito a seguitarli da lontano, e li vidi internarsi per la foresta vicino a Frascati. Quivi si fermava alcuni giorni Rogiero per sanare le riportate ferite. Una volta, mentre mi accostava su la sera verso la sua dimora per raccogliere qualche novella, lo vidi soletto errare per la foresta; avrei potuto ucciderlo, non v'era vivente, ed egli non portava armatura; ma non ne aveva mandato; non sapendo s'io mi facessi bene o male, mi rimaneva: sentii uscirgli dalle labbra strane sentenze; mi arrampicai leggiero sopra un albero, e per più disperarlo ripetei: Rammentatevi di vostro padre. Parve verro ferito; cieco d'ira si dette a cercarmi per la selva, e tanto corse e ricorse, che al fine del giorno pervenne alla Abbazia di San Vittorino: col
Cirillo alla vista di quella faccia d'ira livida ebbe paura, e tosto, per mettere, secondo la consueta sua bonariet
Questi fu il primo a rompere il silenzio: Ebbene? domandò. Che ne pensate? Il Sant'Angelo si scosse e, stringendo nervosamente la lettera fra le mani poderose, ebbe uno scatto improvviso d'ira: I miserabili! esclamò. I miserabili!
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