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Aggiornato: 3 luglio 2025
A questo punto, Foscarini, che non ne poteva più, attaccò un di que' moccoli da far arrossire la barba d'uno zappatore; poi, acceso d'ira, uscì bofonchiando e tirandosi dietro l'uscio con tanta forza da far tremare tutta la casa.
Ei scriveva l'Assedio di Firenze e ci lesse il capitolo d'introduzione. Il sangue gli saliva alla testa mentr'ei leggeva ed ei bagnava la fronte per ridursi in calma. Sentiva altamente di sè, e quella persecuzioncella che avrebbe dovuto farlo sorridere gli rigonfiava l'anima d'ira.
8 Contra il fratel d'ira minor non arse, che per Ginevra gi
«Sono lagrime queste?» diceva affannoso. «Io ho consumato da gran tempo le mie. Le ho sparse d'ira, di amore, di tenerezza, di rabbia. Ora se il Cielo mi ridonasse le lagrime, vorrei spargerle sempre di piet
Fiero intanto Ottoman per varia strada Riversando da gli occhi incendio d'ira. Vibra nei Rodïan fulminea spada L
Raimondo si mise a vagire forte; più forte mentre gli asciugavano il capo. E, come Giovanni lo risollevò, io vidi quel viso arrossato dall'afflusso di sangue e dallo sforzo, aggrinzato dai moti della bocca, macchiato di bianchiccio anche su la fronte. Ed ebbi dai vagiti pur sempre la stessa sensazione di laceramento doloroso, la stessa esasperazione d'ira.
Giovanni non aveva lasciato la mano di Bruto, e Bruto, vinto dal fascino terribile che Giovanni aveva per l'addietro esercitato su di lui, cedette a quell'ira che gli divampava dagli occhi accesi e furibondi, ed a stento ricovrando la parola: Via via, Giovanni, tu sai ch'io sono focoso e suscettibile d'ira; la tua lontananza e....
77 Poi rivolgendo a caso gli occhi, mira venir sonando d'arme un gran pedone. Tutta s'avvampa di dispetto e d'ira, che conosce il figliuol del duca Amone. Più che sua vita l'ama egli e desira; l'odia e fugge ella più che gru falcone. Gi
Quinci parte nel cor s'infiamma d'ira, Parte al popolo vil porge ardimento, E lo conforta e lo minaccia; e mira Alfin, ch'ogni opra va dispersa al vento. Però ne' gran tumulti il ciglio gira Se trova il Duce, onde quel campo è spento, E mentre in varia parte affanna il guardo, Pon su la cocca immedicabil dardo.
Spegni tu l'empio, o Micalogle, e scorno Fa poi col ferro a quei suoi membri spenti; Se fai col duro teschio a lor ritorno, Stella sarai fra le paterne genti. Sì gonfio d'ira ei fea volare intorno Per sua vendetta gli animosi accenti; Nè Micalogle ad ascoltarlo è tardo, Che tende l'arco e fa volarne il dardo.
Parola Del Giorno
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