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Aggiornato: 27 giugno 2025


E come, nell'atto in cui s'indugiava, le cupe acque la tentavano, l'attiravano ancora, un improvviso tremito la percorse tutta. Ritrovò a mala pena la forza di lasciarsi scivolare sul ponte, dal parapetto, e a questo addossarsi, quasi mancando. Confusamente le appariva, adesso, uno spettacolo nuovo: sulla destra l'Arcivescovado, e poi le case basse, e poi una via che procedendo lungo quelle case si restringeva e, nell'alto, ancora più in l

Invano egli le parlava dell'Italia, della divina e profumata Italia, in cui la vita si colorisce nell'amore, dalle tinte più delicate dell'argentino-roseo sino alle cupe, profonde e rosse, del rosso che pare nero. Invano egli le diceva della bionda Dalmazia dalle forti donne, della Dalmazia bionda cui bagna malinconicamente il freddo, glauco e malvagio Adriatico.

I bastioni erano deserti: tra le fila cupe degli ippocastani, le nottole e i grossi farfalloni danzavano attorno ai globi della luce elettrica. Ritornando, scendendo da Via Manin, Nora rivide la piccola stradetta dietro il Museo dove aveva avuto la gran scena col Laner. Povero Pietro!... e sospirò; sospirò con un'espressione di malinconia inconsapevole, ma tenera, soave.... Povero Laner!

Damiano tese l'orecchio finchè potè udire il suono de' loro passi: poi, quando non intese più nulla, strinse le mani, guardò in cielo, e il suo pensiero si levò con fede al Signore. I giorni, e le settimane passarono, E Damiano altro non seppe di Rocco, de' suoi: questo dubbio era per lui un'angoscia mortale; e ricaduto nella disperazione e nelle cupe fantasie di prima, ammalò.

Tra una massa densa di cupe conifere e una parete di mimose, d'aloè, di bambù, l'oscuro e tortuoso sentiero conduceva alla casa dove tutti, fortunatamente, dormivano in quell'ora piccina, nella calma profonda in cui il batter lento dell'onda pare anch'esso il respiro della notte addormentata.

Viaggiando al di sopra delle nuvole, Emilia osservava con rispettoso silenzio la loro immensa superficie, che bene spesso cuopriva tutta la scena sottoposta, e somigliava ad un mondo nel caos; altre volte, nel diradarsi, lasciavano travedere qualche villaggio o una parte di quell'impetuoso torrente, il cui fracasso faceva rimbombar le caverne; si vedevano le rupi, le loro punte di ghiaccio, e le cupe foreste d'abeti che arrivavano alla met

Da alcuni minuti l'ammalata, col viso intento, battendo le palpebre, pareva cercasse qualche cosa in quella luce rossastra e ristretta, serrata nelle ombre cupe.

Era rimasta sempre ferma al suo posto dall'altra parte del cupé, impenetrabile e muta, colla piccola riga bianca in mezzo alla fronte torva, aggrottata. Il povero vecchio, tremante di febbre, osava appena guardarla, furtivamente, cogli occhi rossi, gonfi, lacrimosi, e cercava di impietosirla, mormorando: È finita!... È finita per me! L'altra rimaneva immobile, fissa e rigida al suo posto.

Le strade sono quasi tutte strette, oscure e cupe, tutte le case essendo costruite in tufo scuro, di rado imbiancate con la calce. Rimasi stupito di trovarne buon numero che avevano l'aspetto di palazzi, nome che vien dato nelle citt

La villa sola, con tutte le finestre chiuse, s'innalzava più tetra, fra le macchie cupe degli abeti e le macchie giallognole degli ippocastani: l'acqua cadeva dalle gronde, crepitava sul selciato con un mormorio monotono, lugubre. Qualche notizia dei fatti di Primarole era arrivata confusamente anche alla villa. Pietro Laner ne era rimasto colpito, ne era agitatissimo.

Parola Del Giorno

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