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Aggiornato: 11 maggio 2025


Osservo che il suo genere di bellezza non è tale da colpire, e forse bisogna vederla a lungo per esserne presi. È sana, forte e fresca; ha la grazia della donna nascente, sotto la scorza della fanciullona matta. Così avviene della camelia; si annunzia male, sotto quella embriciata di ruvide brattee giallognole che ne inviluppano il calice, mentre il bocciuolo della rosa s'invermiglia delicato e piacente alla prima vista tra i sèpali verdi, che lo proteggono senza volerlo nascondere. Cerchiamo un altro paragone, e non tra i fiori; la signorina Wilson ricorda la ingenuit

La villa sola, con tutte le finestre chiuse, s'innalzava più tetra, fra le macchie cupe degli abeti e le macchie giallognole degli ippocastani: l'acqua cadeva dalle gronde, crepitava sul selciato con un mormorio monotono, lugubre. Qualche notizia dei fatti di Primarole era arrivata confusamente anche alla villa. Pietro Laner ne era rimasto colpito, ne era agitatissimo.

Egli era nato fra le acque putride e le canne insulse e giallognole di una campagna paludosa del Veneto, vicino al mare, dentro un casone nero, ampio, umido, diroccato e abbandonato da tutti, che la leggenda paurosa dei contadini chiamava col nome di C

Ercole! e mi corse l'occhio alle sue membra esili, alle sue guancie scarne e giallognole. Senonchè io aveva dimenticato la piccina, la quale a pochi passi mi guardava sott'occhi col capo chino. E parvemi che la timidezza vincesse in lei la meraviglia; e non osasse, ma si struggesse dal desiderio di avvicinarsi.

Calzava gli stivali a ginocchiello, e aveva in gamba le brache di nanchino giallognole, che i signori di quei tempi tiravano fuori dagli armadi il giorno di pasqua, fosse questa alta o bassa, ossia nella stagione ancor fredda, o gi

La saletta era quadrata e bassa, ma dipinta a scompartimenti con ghirlandette intrecciate di grappoli, sparse d'uccelletti e di conchiglie; alcuni quadroni vecchi e foschi, in nere tarlate cornici, la ornavano, dopo aver marcito per due secoli nel refettorio di qualche convento. Alle due finestre pendevano tende di percallo, di bianche fatte giallognole, che gi

Nora, entrando nel salotto basso, tetro colle tappezzerie giallognole, trasudanti l'umidore, aveva sentito venirsi in faccia una zaffata di rinchiuso e di cavoli riscaldati: si guardò attorno: appeso in alto, alla parete di mezzo, il ragionier Vigliani collo spillone di brillanti, sorrideva dal suo grande ritratto ad olio, fra le oleografie di due sultane.

Si palpeggiava il collo e continuava a battere i piedi in terra come per ridar loro la circolazione del sangue. Ci si condusse al passeggio in un cortiletto che sentiva del luogo. Non avevamo che uno spazio di pochi passi inquadrato da muraglie giallognole, scrostate e sbullettate.

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